Verde Mare, la protesta dei clienti. "Il camping riapra per l'estate"

Sono arrivati in piazza da tutta Italia con cappellini colorati e cartelli

Verde Mare, la protesta dei clienti (foto Zeppilli)

Verde Mare, la protesta dei clienti (foto Zeppilli)

Fermo, 11 marzo 2017 – «Ridateci il Verde Mare». E’ sotto questa unica bandiera, cappellini verdi in testa, che ieri mattina sono giunti in piazza del Popolo da ogni parte d’Italia per protestare contro il sequestro della struttura turistica.  C’erano il comitato campeggiatori del Verde Mare, insieme a loro i lavoratori, l’associazione commercianti e gli imprenditori di Marina Palmense, rappresentanti delle associazioni di categoria, semplici cittadini e l’assessore al Commercio, Mauro Torresi.

E’ stata una manifestazione di massa, ma pacifica, per chiedere che la magistratura - in accoglimento dell’istanza presentata in questi giorni dal legale del centro vacanze, l’avvocato Savino Piattoni - permetta la riapertura della struttura almeno per l’imminente stagione estiva, consentendo così la salvaguardia di posti di lavoro e del commercio e per garantire al territorio, già penalizzato dal sisma, di poter fare affidamento sul turismo balneare. Tantissime le persone che dal palchetto hanno lanciato il loro appello. Tra questi moltissimi umbri. 

«E’ dal 1977 che veniamo al Verde Mare – racconta una famiglia di Terni -. E’ lì che trascorriamo le vacanze, ma anche dove abbiamo investito i nostri risparmi, lì ci sono le nostre cose, la nostra roulotte ed è tutto sequestrato. Siamo venuti a Fermo per chiedere che il Verde Mare venga riaperto». Gli fa eco un utente della struttura arrivato da Milano: «Speriamo solo che il giudice accolga questa nostra istanza per poter riaprire l’esercizio quest’anno, anche se ci sarà un gestione commissariata. Io e la mia famiglia siamo clienti del Verde Mare da ben 30 anni. Abbiamo investito i nostri risparmi sulle casette e sulle roulotte che sono parcheggiate nel camping di Marina Palmense. Se il problema non si risolve dovremo rinunciare a tutto, compresa la vacanza». 

C’è anche chi è giunto da Trento per protestare: «Vengo in questo campeggio dalla fine degli anni ‘80 e non riesco proprio a spiegarmi perché ci sia stato questo sequestro, visto che da allora è cambiato ben poco. Dove sarebbe la lottizzazione abusiva? Solo perché lasciamo le roulotte parcheggiate nel camping anche d’inverno? Cosa faremo quest’estate visto che la nostra roba è tutta sotto sequestro?».

Tanti gli striscioni ed i cartelli esposti e tutti dello stesso tenore: «Giù le mani dal Verde Mare», «I campeggiatori del Verde Mare vogliono entrare», «Chi ama il mare ama il Verde Mare e la Riviera Palmense», «I nostri figli e nipoti vogliono giocare al Verde Mare, perché questa cattiveria?».  

Dopo la manifestazione pacifica, clienti e dipendenti del centro vacanza si augurano di avere anche il sostegno del mondo politico, per la verità grande assente nella mattinata di ieri in piazza del Popolo.