Confindustria Fermo boccia il codice dei contratti. “Troppa burocrazia”

Violoni: “Va rivisto per far lavorare le imprese locali”

Stefano Violoni è alla guida di Ance Fermo (Foto Zeppilli)

Stefano Violoni è alla guida di Ance Fermo (Foto Zeppilli)

Fermo, 21 novembre 2017 – Pro e contro dell’anno che verrà. Li mette in fila Stefano Violoni, confermato per un altro biennio alla guida di Ance Fermo, che riunisce gli imprenditori associati a Confindustria Edilizia. “Prima del 2018 ci sono numerosi aspetti che andrebbero cambiati e migliorati”, dice riferendosi soprattutto al nuovo codice dei contratti e al decreto terre e rocce: “Rendono tutto più complesso”.

Secondo l’imprenditore, un altro caso di burocratizzazione del sistema riguarda la ricostruzione: “Oltre alla corsa per la rimozione delle macerie e la realizzazione delle Sae, cosa c’è? Non vedo nulla di cantierabile”. “Molto male per chi aspetta – prosegue -, e per noi il rischio è che non ci sia nulla per imprese di piccole dimensioni, come sono quelle del territorio fermano”.

C’è poi la questione delle strade e delle manutenzioni. “Tolte la Statale e le principali direttive che portano ai Sibillini, sono in uno stato pietoso”. Tra i motivi Violoni individua anche “il taglio delle risorse alla Provincia, che ha fermato una macchina che funzionava”. Pertanto, spiega, “bisogna ridare dignità all’ente con risorse e tecnici”. Inoltre, aggiunge, “va rivisto il codice dei contratti, dando la possibilità di affidare in modo diretto lavori fino a 100mila euro a imprese edili del luogo”.

Ma ci sono anche buoni motivi per guardare all’anno nuovo con ottimismo: “La convenzione per la variante di Molini Girola, che sarà firmata nei prossimi giorni; l’avvio dei lavori per il ponte di Rubbianello, che sarà realizzato da imprese locali; e la convezione per la bretella di Amandola, siglata di recente”. Buone nuove anche sul fronte ospedale, che Violoni segue personalmente: “Sentir parlare finalmente di un collegamento tra la Valdaso e la zona di Campiglione mi fa ben sperare per il futuro”.

Il vicepresidente di Confindustria Centro Adriatico, Giampietro Melchiorri, si rivolge invece ai colleghi imprenditori. “Non possiamo solo chiedere, ma anche dimostrare, superando le nostre divisioni per poter essere competitivi”.