La battaglia sulle orlatrici a Fermo: "Le griffe portano lavoro, ma bisogna creare sinergie"

Il presidente della sezione calzaturieri di Confindustria interviene sul caso sollevato da un tomaificio: "Grazie alla Regione sono stati finanziati corsi per formare queste figure"

Battaglia contro i grandi brand : "Giù le mani dalle nostre orlatrici"

Battaglia contro i grandi brand : "Giù le mani dalle nostre orlatrici"

Fermo, 1 giugno 2023 – La presa di posizione di Valentino Fenni presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Fermo e vice presidente nazionale di Assocalzaturifici in merito alla richiesta sempre crescente di orlatrici da parte delle aziende, le griffe in particolare, sollevata da un tomaificio fermano, non si è fatta attendere. "La figura delle orlatrici – spiega –, come quelle di taglio e finissaggio, è sempre più rara e quindi ricercata. Chi ha ancora orlatrici in azienda cerca di preservarla, ma non è facile perché sono figure molto richieste. Soprattutto dalle grandi griffe che sempre più scelgono il polo produttivo fermano-maceratese come base di azione".

Alcune aziende lamentano un atteggiamento ’sleale’ da parte dei brand del lusso?

"Non è questione di concorrenza sleale. È il mercato che decide dove è meglio lavorare. Questo è il punto da cui dobbiamo partire. Il vero nodo è come riuscire a creare filiere funzionali ai grandi brand e alle piccole e piccolissime aziende che caratterizzano il nostro distretto calzaturiero. I marchi del lusso, da sempre clienti dei nostri calzaturifici e accessoristi, portano lavoro. Questo non va mai dimenticato. È pur vero che il ‘tutto e subito’ non è mai la soluzione quando si deve programmare lo sviluppo di un’azienda. Privare un tomaificio delle orlatrici che da vent’anni lavorano all’interno, significa bloccarne il presente e complicare il futuro. E così vale per il pre montatore da un piccolo calzaturificio. Anche perché poi serve tempo per formarlo, oltre che risorse".

Cosa sta facendo Confidnustria Fermo?

"Su questo come Confindustria Fermo da tempo avevamo aperto un dialogo con la Regione Marche per cercare di creare percorsi di formazione, finanziati dal pubblico, per evitare che pezzi determinati del distretto venissero meno. Finalmente, e per questo ringrazio il consigliere Andrea Putzu e con lui i rappresentati del nostro territorio, sono stati finanziati i corsi per orlatrice e per montaggio e finissaggio. Questo significa che anche le Pmi potranno usufruire di questa opportunità inserendo al proprio interno nuovi dipendenti pronti al lavoro. Il bando, infatti, prevede, che le aziende che avranno a disposizione i corsisti debbano poi assumerne almeno la metà. Sono15 i posti a disposizione per il corso da orlatrice, la call si aprirà entro giugno per far partire le lezioni a settembre, 15 per il finissaggio. Già sono pronte le aziende che hanno dato ampia garanzia di assunzione. Questo passaggio è importante per non perdere del tutto le competenze, resta invece aperta la partita con i grandi brand. Che per questo distretto significano lavoro e anche vetrina".

Quindi anche i brand del lusso sono protagonisti dello sviluppo socio economico del territorio?

"Aumentare la rete produttiva tra casa madre e aziende satellite è la sfida che dobbiamo tutti affrontare, creando un tavolo anche con le istituzioni locali che con le griffe spesso hanno più legami degli imprenditori. Il distretto sta vivendo una buona fase, gli ordini non mancano e proprio la presenza delle griffe ha aumentato la capacità produttiva di tanti piccoli calzaturifici".