Inps Fermo, Cgil chiede trasloco nella sede di proprietà

Il segretario Di Cosmo: “L’ente spende 150mila euro all’anno di affitto e poi taglia sul personale”

Maurizio Di Cosmo, Cgil Fermo (foto Zeppilli)

Maurizio Di Cosmo, Cgil Fermo (foto Zeppilli)

Fermo, 15 marzo 2017 – “L’Inps di Fermo possiede una sede che lascia vuota e paga 150mila euro di affitto all’anno alla proprietà vescovile del cosiddetto Seminario”. L’accusa è firmata Maurizio Di Cosmo, segretario generale della Cgil fermana.

Di Cosmo fa il parallelo tra le risorse utilizzate per la locazione e “i tagli alle prestazioni e al personale addetto”. E offre la soluzione: “Trasferire gli uffici dell’ente nello stabile di proprietà a Santa Caterina”.

C’è però un problema, come nota la stessa organizzazione di categoria. “A fine 2016 l’Inps ci ha informato che il trasloco è impedito da un contenzioso con il Comune che dura da anni e ha ad oggetto la disponibilità di una parte del parcheggio sotto-strada, passato di proprietà al Comune per usucapione, ma funzionale per l’Inps a garantire il trasporto dei barellati”.

“Tant’è – aggiunge Di Cosmo -, secondo l’Inps, la mancata disponibilità di questa porzione di parcheggio aggrava i costi dell’adeguamento della struttura di Santa Caterina di circa 1 milione di euro, denaro che Roma non ha mai stanziato”.

“Vero oppure no – attacca ancora –, il problema va risolto”. “Il trasferimento metterebbe fine agli sprechi, darebbe le premesse per rafforzare l’organico e porrebbe la sede di Fermo al riparo dalla furia populista governativa e regionale che mirano a cancellare o svuotare il territorio dalla presenza di tutti gli enti pubblici locali”.