Tod’s semestrale 2019, fatturato in calo. Della Valle punta sui giovani

Utile netto in calo di 6 milioni, ma il presidente è ottimista

Diego Della Valle, patron della fabbrica di Casette (Zeppilli)

Diego Della Valle, patron della fabbrica di Casette (Zeppilli)

Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 8 agosto 2019 - Il primo semestre del 2019 del Gruppo Tod’s è stato caratterizzato da un fatturato di 454,6milioni di euro (-4,7% rispetto ai 492 milioni del primo semestre 2018) con un utile netto che registra un saldo negativo di 6 milioni di euro (33,2milioni nel primo semestre 2018). Un risultato operativo con pesanti segni ‘meno’ che ha risentito del significativo aumento dei costi operativi e di sviluppo della rete distributiva, necessari a difendere il posizionamento dei marchi (ormai le più grandi griffe del mondo stanno puntando sempre di più su pelletteria e, soprattutto, calzature) e a perseguire la strategia di business del Gruppo.

«È IL risultato transitorio di una politica di investimenti superiori al previsto, che abbiamo deciso di fare con convinzione, per aumentare la visibilità dei nostri marchi in un contesto fortemente competitivo», commenta il presidente Diego Della Valle. Nei prossimi mesi la parola d’ordine sarà: investire per essere più attrattivi e più visibili, farlo in tempi brevi e senza remore: «Siamo talmente convinti del nostro operato, che io e la mia famiglia continueremo a comperare azioni del Gruppo. La sfida da vincere è attrarre ancor di più una clientela giovane, nei Paesi che ora sono i più forti acquirenti della moda e del lusso».

Per affrontare questa mission, il Gruppo Tod’s ha già creato una struttura adeguata, formato una buona squadra di manager, mentre procedono bene sia Tod’ Factory sia l’e-commerce (crescita in doppia cifra) e la vendita al dettaglio sta dando buoni segnali. Tra i marchi del Gruppo, il cui core business restano le calzature, bene Tod’s e molto bene Roger Vivier (nuovo Ceo è Maria Cristina Lomanto, arrivata direttamente da Prada).

Tod's ha portato ricavi per 231milioni (-9,7%), Roger Vivier per 101 milioni (+11,6%), Hogan 100,5milioni (-4,5%) e Fay 21,5 milioni (-12,8%). Segni positivi arrivano dal mercato della Greater (Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan) con +2,3%, mentre sono in negativo i mercati italiano (-9,7%), europeo (7,7%) e americano (-7%). I ricavi del canale diretto per la vendita ammontano a 319milioni (70% del fatturato totale, +6,5% rispetto al 2018). Sul fronte dei costi, sono aumentati quelli per i servizi (+27%), soprattutto legati ai maggiori costi di comunicazione, e del lavoro (23,6%) per l’aumento degli organici per l’espansione della rete distributiva diretta.