Fermana - Padova 1-2, tra le proteste per un rigore mancato

A condannare i canarini l'arbitro, che ha sorvolato su un penalty macroscopico per un fallo ai danni di Maistrello

Fermana - Padova (foto Zeppilli)

Fermana - Padova (foto Zeppilli)

Fermo, 29 settembre 2019 - La Fermana perde contro la capolista Padova, 2 a 1 e ci può stare. Non ci sta, invece, se a condannarla è stato l’arbitro che in pieno recupero ha sorvolato su un rigore macroscopico per un fallo ai danni di Maistrello. A nulla sono valse le proteste dei canarini, proseguite subito dopo il triplice fischio, con giocatori e dirigenti che hanno accerchiato la giacchetta nera, resasi protagonista in negativo con una direzione di gara insufficiente. Detto dell’arbitro, e del fatto che la Fermana potrebbe pagare cara la vibrata protesta, va detto che la squadra di Destro non meritava la sconfitta.

Primo tempo giocato alla pari del Padova, se non addirittura meglio dei biancoscudati, con Cognigni vicino al gol in tre occasioni, in due lelle quali si è superato Minelli. La capolista ha colpito un palo (29’) con Santini da sotto misura, dopo azione di Baraye. A inizio ripresa la doccia fredda per in canarini. Al terzo minuto Baraye si beve mezza difesa canarina e infila Gemello sul palo lontano. La Fermana va in confusione e dopo dieci minuti becca il secondo gol, su rigore trasformato da Makuku: Comotto s’immola su tiro del colored e cadendo tocca la palla con il braccio giudicato lontano dal corpo.

L’arbitro non ci pensa due volte e concede il penalty che, con le nuove regole, ci può stare. Alla mezzora la Fermana reclama il rigore per fallo di mano di Buglio, ma nonostante le proteste l’arbitro dice di aver visto tutto e lascia giocare. Quindi il rocambolesco finale. La Fermana getta il cuore oltre l’ostacolo e al 43’, Maistrello si destreggia in area, appoggia dietro dove si trova pronto Molinari che non lascia scampo a Minelli. Vigile concede cinque minuti di recupero, se ne giocano si è no due, espelle Bacio Terracino, colpevole di una reazione, e al 50’ completa la sua disgraziata direzione negando il rigore alla Fermana per fallo evidentissimo su Maistrello. Quello che è accaduto dopo lo abbiamo già raccontato. Dopo la direzione di Giampiero Miele a Vicenza e quella di Mario Vigile di ieri, il vaso è colmo. La Fermana merita rispetto.

Tabellino

FERMANA (3-5-2): Gemello; Manetta, Comotto (22’ st Iotti), Scrosta; Petrucci (14’ st Bacio Terracino), Mantini, Ricciardi (14’ st Maistrello), Urbinati (33’ st Mane), Sperotto; Liguori, Cognigni (22’ st Molinari). A disposizione: Palombo, Rolfini, D’Angelo, Bellini, Isacco, Persia, Fiumicetti. Allenatore: Destro

PADOVA (3-5-2): Minelli; Pelagatti, Kresic, Lovato; Fazzi (22’ Cherubin), Castiglia, Ronaldo, Buglio (11’ st Germano), Baraye; Soleri (11’ st Mokulu), Santini (22’ Mandorlino, 36’ st Bunino). A disposizione: Galli, Cherif, Serena, Capelli, Daffara, Piovanello, Mousaa. Allenatore: Sullo

ARBITRO: Vigile di Cosenza RETI: 3’ st Baraye, 13’ st Mokulu rig. (P), 43’ st Molinari (F).

NOTE: terreno in buone condizioni; spettatori 1.689, compresi i 1.218 abbonati. Incasso 6.165 euro. Ammoniti: Scrosta, Comotto, Sperotto, Mantini (F), Castiglia, Buglio (P). Espulso al 47’ st Bacio Terracino (F). Angoli 7 a 3 per la Fermana. Recupero 0 + 5’.