Salvini indossa la maglia della Fermana tra selfie e contestatori

Il leader della Lega in città per sostenere il candidato sindaco del centro-destra Giacobbi

Matteo Salvini a Fermo con la maglia della Fermana (foto Zeppilli)

Matteo Salvini a Fermo con la maglia della Fermana (foto Zeppilli)

Fermo, 28 agosto 2002 - Arriva a Fermo che il sole sta quasi scendendo Matteo Salvini, la voce roca dal troppo parlare, dopo il giro della Toscana. Arriva che lo aspetta Lorenzo Giacobbi, il candidato sindaco di quello che definiscono "l’unico partito di centro destra alle comunali".

Arriva e parla dieci minuti, alla fine indossa la maglia della Fermana calcio e si concede alle foto, rigorosamente con la mascherina che di critiche ne ha ricevute tante. A Piazzale Azzolino i candidati e i sostenitori ma anche alcuni contestatori, i cori si contrappongono, per un leader che comunque divide e sollecita sempre una reazione.

Emozionato Giacobbi, si racconta, vicino ha i parlamentari della Lega, Giorgia Latini, Giuliano Pazzaglini, Tullio Patassini, tutti parlano di coraggio, di una Fermo . E ancora, ci sono Marzia Malaigia, Mauro Lucentini, Daniela Tisi e Marco Marinangeli che guardano alla Regione e si dicono convinti che questo sarà l’anno della svolta storica, di una regione che passerà al centro destra.

Sfilano tutti i 32 candidati a Fermo, da Romanella a Tulli, passando per tutti i volti nuovi che si sono messi in gioco, gente che ha fatto una scelta di campo e prova a portare un contributo alla città. Giacobbi anticipa che sogna un assessorato alle fragilità, per dare davvero quello che occorre a chi ha bisogno, per fare attenzione a chi davvero resta indietro. Conclude Salvini: "Nelle Marche bisogna rilanciare e rimettere al centro agricoltura, pesca, turismo, questa è una splendida regione ma nessuno la conosce, è tempo di cambiare le cose". E via con i selfie, con la maglietta gialla canarino e le canzoni italiane.