Salvini a Montegranaro, selfie e applausi per il vicepremier

Il ministro dell'Interno parla di Province, organici delle forze dell'ordine e difesa del Made in Italy: "Mandatemi in Europa 'a comandare'"

Salvini a Montegranaro, piazza piena per il leader della Lega (Foto Zeppilli)

Salvini a Montegranaro, piazza piena per il leader della Lega (Foto Zeppilli)

Montegranaro (Fermo), 9 maggio 2019 - Arriva tardi sull’orario previsto, Matteo Salvini, ma la folla radunata in piazza San Serafino lo accoglie con un boato, e una distesa di cellulari si alza per riprendere l’arrivo sul palco del ‘Capitano’. Salvini sa toccare le corde più sensibili dei presenti e snocciola gli impegni presi e le promesse mantenute, dice, incassando ovazioni quando parla di provvedimenti che sono il suo punto di forza e che il territorio fermano e maceratese conoscono fin troppo bene e attendono da tempo: il riconoscimento del Made in, la lotta alla contraffazione, la carenza dell'organico delle forze dell'ordine.

Un tema di grande attualità, quest'ultimo, in quanto la Questura di Fermo, inaugurata di recente, è sotto organico e lo stesso sindacato ha denunciato la mancanza di una settantina di agenti: "Abbiamo un piano di assunzioni che stiamo portando avanti – spiega il Ministro dell'interno - e abbiamo incontrato l’altro giorno tutti i sindacati delle forze di polizia. Miracoli non ne facciamo, ma stiamo aprendo nuove Questure e per avere poliziotti in servizio, bisogna prima formarli. Solo una volta preparati, possono essere inviati sui territori". 

Sulle province, il vicepremier è chiaro: "Le hanno cancellate per finta, non hanno soldi, hanno poco personale, ma siccome hanno un senso vanno fatte funzionare". Altro tema che ha scaldato la folla, l’eterna lotta per l’ottenimento del ‘Made in’ e dell’etichettatura d’origine: "Vorrei combattere e vincere la battaglia per la difesa obbligatoria per il Made in, per l’etichettatura obbligatoria perché sono stufo del falso Made in Italy che riempie i nostri negozi e supermercati". Riguardo le sanzioni alla Russia: "Gli imprenditori mi chiedono perché l’Europa insiste a rinnovarle quando ci stanno portando via fette di mercato incredibili mentre i tedeschi e tutto il mondo fa affari con la Russia. Perché gli unici a rimetterci devono essere gli italiani? Se mi mandate in Europa a comandare ci sono un bel po' di cose che potremo risolvere". Sulle tasse, "siamo già riusciti a fare qualcosa per i piccoli imprenditori, artigiani: se si fattura fino a 65mila euro, quest’anno si paga solo il 15% di tasse. Mi piacerebbe salire con questo tetto". 

In attesa dell'arrivo di Salvini, hanno provveduto a scaldare la folla il candidato al parlamento europeo, Mauro Lucentini, commissario provinciale di Fermo della Lega, insieme al candidato sindaco Gastone Gismondi. Oltre a loro, sul palco esponenti del partito di Salvini di tutto il fermano e di alcuni centri del Maceratese (Monte San Giusto e Civitanova).