Pedaso (Fermo), 5 agosto 2013 - La cittadina di Pedaso può considerarsi la patria dei gatti, tanti sono quelli sparsi un po’ ovunque. Molto spesso in questo periodo innocenti bestiole sono avvelenate o maltrattate da cinici individui senza cuore e senza sentimento.

Il fatto che stiamo per raccontare è avvenuto giorni fa nella nuova zona periferica denominata ‘Pedaso due’. Il grido d’allarme è stato lanciato dagli animalisti e dai proprietari di simpatici gattini trovati morti a fianco delle strade che corrono intorno alla nuova zona; altri invece molto doloranti hanno raggiunto le loro case, dove poco più tardi hanno trovato la morte per avvelenamento. Gli accertamenti veterinari hanno provato scientificamente che la morte dei gattini a ‘Pedaso due’ è avvenuta per avvelenamento tramite sostanze chimiche (diserbanti) poste in bocconcini: una valanga di polpette avvelenate farcite di pesticidi.
 

La morte può arrivare istantaneamente oppure dopo una lenta agonia, con le bestiole straziate da fortissimi dolori. Il ripetersi di questi gesti pone l’obbligo a chi di dovere di denunciare i fatti alle autorità competenti, affinché questi atti squallidi e crudeli finiscano una volta per tutte. Vale la pena ricordare che il codice penale per i delitti contro gli animali prevede la reclusione da tre a diciotto mesi per l’uccisione, mentre per i maltrattamenti la pena va da tre a dodici mesi di reclusione, convertibile in sanzione pecuniaria da tre a quindicimila euro. Al di là dei provvedimenti legislativi, la civiltà umana impone rispetto verso ogni essere: per gli uomini come per gli animali.
 

Gaetano Troyli