Porto Sant'Elpidio (Fermo), 29 maggio 2014 - A Porto Sant’Elpidio i carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva emessa dal Gip del tribunale di Fermo, a carico di S.B., 47enne cittadino indiano residente in città. L’uomo deve rispondere di una serie di violenze domestiche, documentate dai carabinieri, a danno della moglie, anch’essa indiana. nei giorni scorsi. 

I militari erano dovuti intervenire in soccorso della donna che, in avanzato stato di gravidanzasi era dovuta pericolosamente calare dalla grondaia da un’ altezza di circa dieci metri per liberarsi dalla segregazione a cui era stata sottoposta dal coniuge, che l’aveva rinchiusa in casa. Stremata e dolorante, era stata dapprima soccorsa dai carabinieri e poi trasportata all’ospedale civile di Fermo, dove è stata sottoposta alle cure del caso per scongiurare pericoli per il feto. L’uomo si era giustificato riferendo che, per una svista, aveva chiuso a chiave la porta di casa, bloccando dentro la moglie. Non pago, nei giorni successivi, aveva ancora usato violenza nei confronti della donna, sino ad indurre il pubblico ministero a richiedere al gip, sulla base della copiosa documentazione dei carabinieri, la richiesta di misura cautelare, per contenere l’impeto violento dell’uomo e allontanarlo dalla casa coniugale.

Sempre a Porto Sant’Elpidio, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto F.F., 76enne residente in città, dando così esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dall’autorità giudiziaria di Firenze, che ha disposto per lui gli arresti domiciliari. L'uomo doveva espiare un residuo di pena di circa un anno di reclusione (ha beneficiato di uno sconto di pena di tre anni, a seguito dell’indulto) per bancarotta fraudolenta, con fatti commessi a Pistoia nel 2008.