Caso Straccia: "Sms e strane telefonate, la Procura indaghi"

Venerdì fiaccolata per Roberto. L’avvocato della famiglia non si arrende

Roberto Straccia, scomparso da Pescara, è stato trovato morto a Bari il 7 gennaio del 2012 (foto d’archivio)

Roberto Straccia, scomparso da Pescara, è stato trovato morto a Bari il 7 gennaio del 2012 (foto d’archivio)

Moresco (Fermo), 16 maggio 2015 - «TANTI, troppi i lati oscuri nel caso di morte di Roberto Straccia». Questo continua a sostenere l’avvocato Marilena Mecchi, legale della famiglia del ragazzo di Moresco trovato morto sulla scogliera Barese il 7 gennaio 2012, dopo essere scomparso misteriosamente da Pescara, sua città di studi il 14 dicembre del 2011. Il caso venne archiviato come morte accidentale dalla procura di Pescara nel giugno 2013. L’anno seguente, sulla base di numerose incongruenze rilevate nella documentazione d’indagine, la Mecchi ottiene la riapertura del caso da parte della Procura Generale di Campobasso

IL 22 MAGGIO a Pescara è stato organizzato un corteo che prenderà il via alle 10 dall’Università D’Annunzio fino a giungere al Palazzo di Giustizia. «Lo scopo con cui il corteo è stato organizzato – afferma la Mecchi – è quello di manifestare i gravi fatti che sono accaduti in questo ultimo anno di indagine, che continuano a passare sotto silenzio».

«E’ noto – prosegue il legale – che la Procura di Campobasso stia svolgendo indagini sulle violazioni del profilo facebook di Roberto e sull’inquinamento delle prove in fase di indagini. Dall’esame dei tabulati telefonici – spiega – emerge una telefonata fatta da una ragazza della provincia di Foggia, all’utenza di Roberto Straccia, nel giorno della sua scomparsa. Accadimenti anomali si registrano anche nei due telefonini di Roberto – prosegue – da cui sono state fatte chiamate (l’uno all’altro) malgrado il ragazzo non li avesse con sé il momento della scomparsa. Nonostante l’importanza del fatto, la ragazza in questione non è mai stata sentita dalla Procura. E dopo essere stata convocata da me ha cancellato il suo profilo facebook e la cronologia tra il 2011 e 2012». 

L’AVVOCATO Mecchi svela anche il contenuto di alcuni inquietanti sms intercettati il giorno del ritrovamento di Straccia. «Negli sms – afferma – si parla del ritrovamento del corpo di Roberto, ridendo e facendo del sarcasmo sulla ‘verità che viene a galla’. Si fa riferimento ad un ‘furgone da spostare’ (alludendo al corpo di Roberto) e gli interlocutori ammettono di preferire la comunicazione su facebook per timore di essere intercettati. Ciononostante la Procura non vuole richiedere i profili Facebook integrali di Roberto e delle persone intercettate. Inoltre – prosegue – abbiamo la certezza che all’interno della casa degli studenti dove viveva Roberto, girassero sostanze stupefacenti». «Ci sono tutti gli elementi per risolvere il caso – conclude – che non si vuole risolvere».