Fermo, 9 settembre 2010 - Fermo al centro del mondo, da oggi e per due giorni, è qui la nuova frontiera dell’approfondimento scientifico per quanto riguarda l’oftalmologia. Per il quarto anno consecutivo, il teatro dell’Aquila si prepara ad ospitare più di mille esperti dei problemi dell’occhio, medici illustri, nomi noti a livello mondiale, per un congresso che quest’anno sarà dedicato alla miopia. Ad organizzare l’evento, che si rinnova ormai ogni anno a settembre, l’Università Politecnica delle Marche, la Fondazione Onlus Retina 3000, l’azienda di Montegiorgio OO Group e il comune di Fermo.
 

Scopo del congresso, che si aprirà oggi pomeriggio a partire dalle 15, è di svelare appieno le insidie che la miopia comporta e sottolineare i rischi a cui si va incontro se vengono sottovalutate. Ad alternarsi sul palco del teatro dell’Aquila, sotto la presidenza del professor Alfonso Giovannini, saranno nelle due giornate dieci ricercatori, scelti tra i massimi esperti a livello mondiale. Elio Raviola, da Boston, parlerà della base neurale della miopia, da Tokio arriva invece Kyoko OhnoMatsui che tratterà dei più recenti progressi scientifici nella conoscenza della miopia patologica. André Mermoud da Losanna approfondirà sulle relazioni tra la miopia ed il glaucoma, mentre Carl Peter Herbort, sempre dalla Svizzera parlerà della relazione tra infammazione miopia.

 L’inglese David S. Gartry relazionerà sulla chirurgia refrattiva per la correzione della miopia, mentre Lawrence A. Yannuzzi da New York interverrà sulle maculopatie miopiche. Carmen A. Puliato, da Miami, argomenterà sulla miopia e la diagnosi per immagini. Richard F. Spaide, New York, affronterà l’argomento dell’utilizzo degli antiVEGF nella degenerazione maculare miopica. Sempre da New York arriva Donald J. D’Amico che tratterà, nello specifico, del distacco della retina, mentre l’inglese Lyndon Da Cruz affronterà il tema degli interventi chirurgici nella maculopatia miopica.
 

Dunque, davvero la miopia indagata a tutto tondo, ad aprire i lavori sarà oggi alle ore 15 proprio il presidente del congresso, il professor Alfonso Giovannini (Direttore dell’Istituto di Scienze Oftalmologiche dell’Università degli Studi di Ancona). Con lui saranno i vice presidenti Cesare Mariotti (medico chirurgo della clinica oculistica di Ancona) e Ferdinando Cona (direttore dell’Unità operativa di oculistica di Fermo), il presidente onorario Rolando Tittarelli (già direttore dell’Istituto di scienze oftalmiche dell’università di Ancona), il coordinatore scientifico Piergiorgio Neri (responsabile del Centro di immunologia oculare della clinica oculistica di Ancona), il segretario scientifico Simone Salvolini (medico chirurgo della clinica oculistica di Ancona).
 

Questo pomeriggio i convegnisti ascolteranno le relazioni degli specialisti Raviola, Ohno-Matsui e Mermoud. Seguirà il benvenuto dell’azienda OO Group, che dal 2000 si occupa della salute dell’occhio. Verranno poi consegnati i premi alla carriera ed infine seguirà la parte ludica dell’evento, con la cena di gala e lo spettacolo conclusivo. L’occhio, specchio dell’anima, torna dunque protagonista del simposio fermano, che firma il nuovo patto con la ricerca medica, in una città che rappresenta la nuova frontiera dell’oftalmologia, ospitando per l’occasione mille professionisti e riempiendo di pubblico interessato uno dei teatri più importanti del Settecento nell’Italia centrale.