Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 13 aprile 2012 - NON VEDE l’ora che sia già stasera, perché la debuttante Emanuela Postacchini, 24enne di Sant’Elpidio a Mare, potrà finalmente assistere a Milano alla prima del film dove è protagonista. S’intitola «Poker generation», è diretto da Gianluca Mingotto ed è interpretato anche da Lina Sastri e Francesco Pannofino. «Nel film — racconta — sono Samantha, una ragazza della Milano bene che frequenta salotti altolocati dove si gioca a poker anche forte. Introdurrò in questi luoghi due giovani siciliani, protagonisti del racconto».

Che ragazza è Samantha?
«Una determinata, dura, arcigna. Con uno dei due protagonisti avrà una storia non d’amore, ma di sesso. Insomma una scena bollente».

Ma come è riuscita a entrare nel cinema?
«Grazie al mio agente conosciuto sul set di spot pubblicitari dove sono stata diretta da Daniele Luchetti e da Giovanni Veronesi. In un certo senso si può dire che in quelle occasioni mi sono avvicinata al cinema. Poi ho sostenuto solo qualche provino, è andata bene».

Ma non ha fatto anche un calendario?
«Sì, nel 2009 con Maxim. Ma è normale per una modella, e poi ho voluto che non ci fosse nudo».

E come ha fatto allora nel film in quella scena bollente?
«E’ stato il primo giorno. Prima di girare ho bevuto un po’ di vino rosso e sono andata sul set».

I suoi genitori cosa le hanno detto?
«Sono un po’ preoccupati, mi vedono ancora come una bambina».

A 16 anni si è trasferita a Milano con una valigia piena di aspettative, se la aprissimo cosa direbbe Emanuela ripensando a quei suoi progetti?
«Direi che è una favola che si sta realizzando. Le persone mi cercano, mi fanno interviste. Mi sento gratificata dopo tanti anni di gavetta».

Sul fatto che sia bella non ci sono assolutamente dubbi, ma quanto è importante esserlo?
«E’ il primo biglietto da visita, poi devi dimostrare chi sei e quanto vali. Servono perseveranza, sapersi rialzare dopo una sconfitta, impegno. La bellezza non è niente senza senza un minimo di sensualità, carisma, determinazione».

Quando farà un salto a Sant’Elpidio a Mare?
«A Pasqua sono ritornata per due giorni, adesso penso che sarò di nuovo dai miei tra un mese».

Cosa le manca della sua città?
«La tranquillità, quel ritmo completamente differente da Milano dove si va sempre di corsa. E poi il mare».

A proposito di ritmo, guai a fermarsi. Cosa c’è dopo il film?
«La fiction ‘Ris Roma’ dove sono una traduttrice, del resto parlo cinque lingue e sono iscritta alla Facoltà di lingue, anche se adesso per il lavoro sono in standby. Comunque mi tengo in esercizio leggendo dizionari».

Come leggendo dizionari?
«E’ un passatempo utile».

Prima ha detto di vivere una favola, quando vi è entrato l’attore americano Stephen Dorff (protagonista di «Somewhere» di Sofia Coppola)?
«Da due anni. Ci siamo conosciuti a Parigi».

E come l’ha sedotto?
«E’ stato un gioco di sguardi».

Lorenzo Monachesi