Capodarco di Fermo, la notte de ‘L’anello debole’. Ecco i nomi dei premiati

Con l’assegnazione dei riconoscimenti cala il sipario sulla 12esima edizione

Capodarco di Fermo, la premiazione de 'L'anello debole'

Capodarco di Fermo, la premiazione de 'L'anello debole'

Fermo, 23 giugno 2018 – Sono storie di denuncia a tinte forti quelle raccontate dai vincitori del premio ‘L’anello debole 2018’, autori di video e audio cortometraggi. Ieri sera nella cornice della Comunità di Capodarco è andata in scena la cerimonia di premiazione, presentata dal direttore artistico Andrea Pellizzari. Le opere finaliste, prima scelte dalla giuria di qualità, erano poi state votate dai 130 membri della giuria popolare durante la proiezione della ‘Notte dei Corti’ e l’'Aperitivo on air’, giovedì 21 giugno.

Diverse le categorie, tanti i vincitori. Francesco Cannavà è arrivato primo nella sezione ‘Corti della realtà’ con il suo ‘Veneranda Augusta’, la storia di un prete coraggio che denuncia ciò che succede nel polo petrolchimico della città siciliana. Nella stessa sezione, la giuria di qualità ha premiato ‘A piedi nudi’ di Amedeo Ricucci, che accende la luce sulle condizioni in cui vivono i profughi di Rohingya.

Un olandese, Shady El-Hamus, si è aggiudicato il riconoscimento per i ‘Corti di fiction’. Il suo ‘Nightshade’ racconta la storia di un bimbo di 11 anni che aiuta suo padre a trasportare immigrati irregolari nei Paesi Bassi. In questa sezione la giuria ha scelto ‘Il legionario’ di Hleb Papou, che narra la vicenda di due fratelli italiani di seconda generazione.

A Nicola Berti è stato assegnato il premio della categoria ‘Cortissimi’ per ‘Emergenza nella notte’: la corsa per salvare una donna e il bimbo che ha in grembo in Sierra Leone, dove le distanze rappresentano sentenze di vita e di morte.

Tra gli ‘Audio cortometraggi’ ha vinto ‘Un passaggio sicuro’ di Valeria Brigida e Daria Corrias, un viaggio a bordo della Vos Prudence, che soccorre i migranti nella traversata dalla Libia all’Europa. Il premio speciale della giuria di qualità è andato invece a ‘La morte secondo Cristina’ di Daniele Di Domenico e Cristiano Barducci, i quali hanno affrontato il tabù della morte attraverso il racconto di Cristina, addetta all’obitorio dell’ospedale Bufalini di Cesena.

La corrispondente dagli Stati Uniti dei tg Rai, Giovanna Botteri, ha ricevuto il Premio speciale della Comunità di Capodarco con ‘Welfare Usa’. Il Premio Speciale ‘Corto Giovani’ è stato assegnato a Pippo Mezzapesa, che con ‘La Giornata’ ha descritto le ultime ore di vita di Paola Clemente, bracciante pugliese morta di fatica sotto il sole.

Il premio al migliore ‘Web—Doc’, documentario sul sociale e l’ambiente concepito e realizzato per internet, assegnato dall'Agenzia giornalistica Redattore sociale, è andato a ‘Terremoto, un anno dopo. Vite ricostruite’, progetto di Visual Lab, di Claudia Accogli, Francesco Collina e Francesco Zaffarano.