Montegranaro (Fermo), 7 giugno 2011 - LA SUTOR comunica che: «Il campo di gioco delle gare interne per il campionato di serie A 2011-2012 sarà il PalaRossini di Ancona. La società ha definito un accordo con l’ente gestore dell’impianto, grazie anche al contributo dell’amministrazione comunale del capoluogo dorico». Mancava solo l’ufficialità dell’abbandono del PalaSavelli, una decisione presa da tempo dalla Sutor, ma celata finora dai dirigenti dietro un "non abbiamo ancora firmato" quasi ad accreditare ripensamenti. Ora il dado è tratto; definitivamente.

Una scelta non facilmente digeribile dai cittadini del territorio, che alla Sutor si sono appassionati, fino a considerarla una propria creatura, e che guardano alla decisione di andare ad Ancona come il risultato di un fallimento. La Sutor non ritiene più ospitale e soprattutto remunerativa la casa sangiorgese in cui ha vissuto per sette anni; gli amministratori di Porto San Giorgio non gliel’hanno adeguata alle sue esigenze. Non era possibile un compromesso? Probabilmente sì, se vi fosse stata, da una parte, reale volontà di restare e, dall’altra, reale volontà di trattenere la squadra. Il tutto è avvenuto sulla testa della gente locale che per sette anni si è sentita ripetere "la Sutor è la squadra del territorio", salvo ora rendersi conto che forse si trattava solo di uno spot pubblicitario.

La società di Montegranaro, però, non considera il trasloco un fallimento, anzi, nel darne notizia manifesta: "Orgoglio e senso di responsabilità derivanti dal rappresentare Montegranaro e tutta la provincia di Fermo in un progetto sportivo di grande rilievo per la Regione Marche". Che vi sia reciprocità però è tutto da vedere: il territorio si può sentire rappresentato da una squadra che, snaturalizzandosi, l’abbandona perché anela sostituirlo con un "mondo migliore"?

In ogni modo, dopo aver ringraziato il presidente della Provincia, Fabrizio Cesetti, "per aver fatto fino in fondo il proprio dovere istituzionale", la Sutor garantisce al Fermano che l’impegno sportivo e sociale non verrà meno, sottolineando in particolare che: "La società ha confermato il proseguimento di Prins, progetto dedicato ai settori giovanili del territorio, l’impegno economico e logistico per il Trofeo delle Regioni 2012, le agevolazioni e i servizi destinati ai tifosi per le gare interne del prossimo campionato; inoltre, l’attività tecnica della Fabi tornerà in pianta stabile a Montegranaro per gli allenamenti".

Una doccia fredda all’entusiasmo della Sutor però arriva subito riguardo al progetto Prins, che raggruppa 18 società giovanili di basket: quelle di Porto San Giorgio e Fermo annunciano il loro distacco dal progetto perché, andando ad Ancona, la Sutor non avrebbe più titolo per rappresentare il territorio e coordinarne le attività giovanili ed anche perché sarebbe stata carente da un punto di vista tecnico ed organizzativo.

Oggi, intanto, alle ore 12 nella sala consiliare del Comune di Ancona, il presidente della Sutor Tiziano Basso terrà una conferenza stampa, presieduta dal sindaco della città, per illustrare i motivi del trasferimento al PalaRossini. Sembra che l’accordo preveda la permanenza della squadra ad Ancona per due anni, confermabili in altri due. Infine, non è escluso che la vicenda faccia registrare contraccolpi di natura politica nell’amministrazione comunale di Porto San Giorgio e che qualcuno possa essere richiamato alle sue responsabilità per essersi lasciato sfuggire una realtà che dava consistenti ritorni economici e di immagine.