
Nella stagione 20102011 con la maglia della Fermana c’erano giocatori del calibro di Dario Bolzan. Eppure, in estate al Recchioni, c’è come l’impressione che il vero top player è in panchina. La prima volta che Giovanni Cornacchini è arrivato alla Fermana veniva da un quarto posto con il Fano nella Lega Pro Seconda Divisione. Sembrava un lusso per l’Eccellenza, e così è stato. La fine di quell’annata, con l’ultima partita in casa contro l’Ancona, è storia nota. Ma quella stagione, nel bene e nel male, rimarrà per sempre nelle menti dei tifosi fermani, come il contributo importante messo da Cornacchini. Se la Fermana ha segnato una pagina indelebile della sua carriera da allenatore, anche nella seconda esperienza, lunedì al Recchioni arriverà un’altra squadra che invece ha rappresentato uno dei suoi momenti di massima ispirazione in campo, il Perugia. Chi c’era sulla panchina della Fermana l’ultima volta che gli umbri hanno giocato al Recchioni? Giovanni Cornacchini. Per il destino, forse non un caso.
Partendo dalla sua carriera da calciatore, il periodo a Perugia è stato tra i migliori, che ricordi ha di quell’esperienza? "Assolutamente ricordi bellissimi. Avevamo vinto tanto e il Perugia era al top nonostante fossimo partiti dalla Serie C1 [capocannoniere del girone e promozione in B al primo anno, ndr]. Tre anni e mezzo bellissimi".
Poi un viaggio da allenatore che l’ha portata a Fermo per due volte. Che ricordi ha della prima esperienza?
"Ricordi splendidi a Fermo, ci sono sempre stato molto volentieri. Nella prima esperienza eravamo gestiti da una società non a posto al 100%. Nonostante ciò, siamo arrivati all’ultima giornata di campionato a giocarci la vittoria. Poi è successo quello che tutti si ricordano con la perdita del campionato per un punto". -E della seconda? "Bella stagione anche quella. Siamo riusciti a salvarci in anticipo nonostante la partenza non fosse stata delle migliori".
Se c’è, qual è la cosa che più le manca della Fermana? "Quello gialloblù è un ambiente sanguigno, che ha un Dna ben preciso e mi ci rispecchio molto. La grinta, la forza di crederci sempre e non mollare mai è una delle caratteristiche più belle di questo club".
Lunedì scorso era a Pesaro per il derby.
"Sì, giocavano due squadre vicino casa mia, perciò con degli amici ci siamo organizzati e siamo andati al Benelli".
Come le è sembrato il match? "Partita piacevole e giocata bene da entrambe le squadre. Io spero che si possano salvare entrambe: sono due squadre marchigiane e meritano questo tipo di risultato finale. Bisognerà comunque lottare fino alla fine perché le altre formazioni sono attrezzate e in qualsiasi momento possono cambiare qualcosa prendendo anche dal mercato. Ma mi auguro che possano salvarsi tutte e due le squadre".
E il Perugia, che impressione le ha fatto? Possono tornare subito in Serie B?
"È complicato. Ci sono tante squadre importanti, il campionato è molto equilibrato. Per il Perugia non sarà facilissimo tornare subito su. Mi auguro comunque che possano tornare in B immediatamente, la piazza se lo merita".
Che partita si aspetta dai ragazzi di Bruniera e dagli umbri?
"Per il Perugia sarà una sfida difficile. Giocare al Recchioni è sempre complicato. Dal lato Fermana, le partite contro le squadre così blasonate non vanno caricate. Dal punto di vista della concentrazione e della preparazione mentale, la squadra di Bruniera non sbaglierà la partita. Di fronte ha una squadra attrezzata. Li ho visti giocare e sembrano molto forti".
Filippo Rocchi