Il titolo della Poderosa al Chieti "Ripartiamo dal settore giovanile"

La famiglia Bigioni: "Disputeremo solo l’Under 18 di Eccellenza Ce l’abbiamo messa tutta"

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Certo, la passione dei fratelli Ronny, Riccardo e Roberta Bigioni per il basket è tanta, ma loro sono, prima di tutto, imprenditori e sanno quando è tempo di fare un passo indietro in un gioco in cui stavano rischiando di farsi male. E allora le decisioni, per quanto sofferte, vanno prese: innanzitutto, via il titolo di A2, ora in mano alla società di basket di Chieti: "Un titolo pulito, affidato a persone serie con le quali c’è una bella collaborazione. L’anima della Poderosa, adesso, è lì e andremo a vedere le partite. Qui, portiamo avanti il settore giovanile e, quest’anno, disputeremo un unico campionato: l’Under 18 Eccellenza".

E non si pensi che sono caduti dalle stelle alle stalle, perché il legame tra il basket e i Bigioni nasce con il settore giovanile che, nonostante i fasti della prima squadra e le soddisfazioni che si sono tolti nei 3 anni di A2, non hanno mai abbandonato, tutt’altro. "Ce l’abbiamo messa tutta per mantenere la nostra posizione, abbiamo fatto sforzi enormi quando la Sutor non c’era più, per fare quel salto necessario per riportare la pallacanestro di Montegranaro ad alti livelli". Peccato che non ci sia mai stato dialogo vero tra le due realtà sportive e che non ci sia stato neanche quando, ben prima del Covid, Dino Pizzuti (responsabile marketing), in qualità di emissario dei Bigioni, ha informato la Sutor della decisione della Poderosa di vendere il titolo e "prima di andare a trattare con altri, ho sondato il loro interesse ad acquistare il titolo, anche a un prezzo più conveniente. C’era tempo per rifletterci, ma la risposta è stata negativa".

Un altro tentativo, anch’esso fallito, di unire le forze era stato fatto prima della promozione in A2. "Erano altri tempi. Tra i nostri sponsors e quelli della Sutor si poteva fare un’operazione congiunta e tornare a disputare la serie A". Così, la Poderosa dice addio all’A2. Non si nascondono dietro il comodo alibi del Covid, i Bigioni "perché le difficoltà erano cominciate da prima, perché sostenere la squadra era diventato pesante e perché portiamo ancora la testa sulle spalle e dobbiamo pensare all’azienda e alle famiglie".

Da parte dei Bigioni e di Pizzuti, un grande grazie a tutto lo staff organizzativo e tecnico della società, al Poderosa Family, agli sponsor. "Dopo 13 anni importanti, oggi è un pezzo di cuore che se ne va ma che ci lascia tante soddisfazioni. Non molliamo del tutto, torniamo alle origini, al settore giovanile. Solo a Montegranaro abbiamo 250 ragazzini e un discorso aperto con la Sutor che sarà formalizzato a breve" aggiungono.

Pizzuti difende i Bigioni, "oggetto di critiche poco corrette e ingenerose. Hanno fatto sì che Montegranaro tornasse a dire la sua sulla scena nazionale del basket".

Marisa Colibazzi