La Fermana va di corsa e non vuole fermarsi

Sei partite senza sconfitte, tre vittorie e tre pareggi, con Cornacchini in panchina. La squadra adesso ha trovato la sua identità

Migration

La bella foto del nostro Zeppilli nell’edizione di ieri (Neglia, Boatebg, Cognigni abbraciati) manifesta in toto il momento della Fermana targata mister Cornacchini. L’abbiamo scelta per commentare la gara contro il Legnago, senza dimenticare il resto della squadra, compresi quelli che sono rimasti in panchina che non hanno smesso un attimo di incitare i propri compagni. Abbiamo scelto un’immagine che inquadra gli autori delle due reti, e Cognigni di una prestazione a tutto tondo. Giocatore rimasto in campo dopo l’infortunio alla caviglia, nel corso dell’azione del due a uno quando tutto lasciava intendere che avrebbe lasciato il campo. Oltre ai tre, però, un plauso lo meritano tutti gli altri. Dimenticando quell’inizio gara da incubo che aveva riportato la squadra indietro di settimane. E allora come non citare l’esordio di Graziano (sostituire Urbinati non era facile) che non ha fatto rimpiangere il capitano, smentendo anche le innocenti "bugie" di mister Cornacchini che a 24 ore dal suo arrivo e a 48 dalla partita contro il Legnago, disse di "conoscerlo poco", Merito suo metterlo in campo dal primo minuto, perché evidentemente sapeva tutto del giocatore.

Come dimenticare la reazione immediata della squadra che, recuperato il risultato con Neglia non si è accontenta, tanto che a inizio ripresa ha ribaltato il risultato con pieno merito; come dimenticare, infine, il sacrifico di tutti a difesa di tre punti preziosi fino al triplice fischio. Merito anche di mister Cornacchini che ha saputo plasmare il gruppo a sua immagine: meriti che hanno consentito un vero salto di qualità nel gioco (da quanto è arrivato, la squadra ha badato al sodo; importante era fare punti e li ha fatti, a dispetto degli esteti del calcio, compreso il sottoscritto), quanto nel carattere di quell’uno per tutti, tutti per uno molto caro al mister. S’è detto tre punti di platino, come titolato ieri sul nostro giornale, perché conquistati contro una squadra forte che, a dispetto della sua posizione in classifica (ora quattro punti sotto la Fermana) al "Recchioni" hanno dimostrato di valere molto di più dei 18 punti. Questo per dire che la Fermana, in vista dell’inizio del girone di ritorno con sei partite se la può giocare contro tutti. Giocherà ogni quattro giorni le sei partite che nel girone di andata furono un vero e proprio inferno per i canarini: quattro punti messi insieme grazie al pareggio di San Benedetto e alla vittoria, proprio alla sesta, in casa, contro il Gubbio. Le altre quattro sconfitte contro Mantova, Sud Tirol, Padova e Perugia.

Calendario da far tremare i polsi, ma non a questa Fermana. "Non dobbiamo esaltarci – ha detto mister Cornacchini – tanto meno deprimerci se arriveranno momenti meno felici. Dobbiamo continuare a giocare di squadra, come abbiamo fatto fino ad ora". Un Cornacchini consapevole di avere sotto mano un gruppo granitico che potrebbe anche subire qualche variazione dal mercato. Nel frattempo, mentre oggi la squadra tornerà al lavoro in vista della trasferta di sabato a Mantova, il tecnico può godersi la striscia positiva di sei partite senza sconfitte.

Mauro Nucci