La Samb si sta giocando il futuro La partita adesso è fuori dal campo

Due mesi e tutti i nodi verranno al pettine,. Massi è già al lavoro. con l’incognita Renzi.

La Samb  si sta giocando il futuro  La partita adesso è fuori dal campo

La Samb si sta giocando il futuro La partita adesso è fuori dal campo

Due giornate al termine del campionato, due mesi per conoscere quello che sarà il futuro della Samb. Sul campo, i rossoblù, la salvezza l’hanno già conquistata, con due giornate di anticipo, in solitudine, poiché la frattura con la piazza non si è sanata. Dunque, messa in sicurezza la categoria, ora l’attenzione è rivolta solo ed esclusivamente alle questioni societarie. Tutto sta a capire come si muoverà il presidente Roberto Renzi e cosa avrà intenzione di fare da qui in avanti. Alla squadra ha promesso che salderà i rimborsi entro la prima settimana di maggio. La prima promessa aveva scadenza al 28 aprile ma poi il presidente, a quanto pare, si sarebbe preso qualche altro giorno di tempo. La squadra, fin qui, ha percepito solo il 20% dei rimborsi del mese di novembre. Quindi Renzi è indietro con l’altro 80% di novembre e i rimborsi dei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile. A questi ci saranno da aggiungere chiaramente quelli di maggio e giugno per concludere la stagione. Ai rimborsi vanno aggiunti i premi chiaramente. Renzi deve anche saldare le pendenze con i dipendenti rossoblù che pure non vedono un euro da ottobre-novembre. E poi c’è tutto il discorso dei lodi arbitrali relativi agli ex rossoblù che avevano vestito la maglia della Samb sotto la gestione Serafino e che Renzi deve saldare avendo rilevato il club all’asta dopo il fallimento. Il presidente rossoblù aveva onorato le rate dei lodi (ci sono scadenze a fine mese e a metà mese, otto i lodi fino a questo momento ma altri due devono ancora arrivare a conciliazione) fino al mese scorso mentre non ha saldato quelle di aprile. Questi gli arretrati urgenti che il numero uno della Samb deve saldare se vuole iscrivere la squadra al prossimo campionato poiché parliamo di debiti sportivi e quelli vanno onorati ai fini dell’iscrizione. Poi, chiaramente, il club ha altre pendenze fra le quali c’è il discorso del pignoramento delle quote per debiti della Garigliano Immobiliare che detiene il 90% del club rossoblù. Insomma una situazione delicatissima. Difficile che dinanzi a uno scenario simile qualcuno possa farsi avanti ed acquisire il club anche se evidentemente Renzi confida ancora di poter risolvere la situazione, magari cedendo il 50% della società. Nell’attesa, la città già da tempo, ha sposato un nuovo progetto, la nascita di una nuova Samb che sarebbe possibile sfruttando il titolo sportivo del Porto d’Ascoli. Il presidente Vittorio Massi si sta già muovendo al punto di contattare anche Massimiliano Fanesi per affidargli il ruolo di ds. Ora tutto sta a capire cosa farà, invece, Renzi. Se alla fine in qualche maniera dovesse riuscire ad iscrivere la squadra? Oggi appare piuttosto difficile ma ha ancora due mesi di tempo. Nascerebbero a quel punto due Samb, al di là dell’eventuale denominazione? Pare di sì. Ma non tutti in città potrebbero sposare questa linea. E non è detto che si arriverà a discutere di questo visto che al momento Renzi non ha ancora pagato nulla.

s.v.