Protti dà la carica alla Fermana: "Dobbiamo invertire la rotta"

Il tecnico spiega: "Non bisogna far diventare ancora più difficile un campionato che già lo è"

Protti dà la carica alla Fermana: "Dobbiamo invertire la rotta"
Protti dà la carica alla Fermana: "Dobbiamo invertire la rotta"

La Fermana torna al Recchioni. Fischio d’inizio in programma alle ore 14 per la partita contro l’Arezzo. Sabato la rifinitura al Recchioni per la squadra di mister Stefano Protti che ha parlato ai microfoni del club alla vigilia della partita. "Noi siamo pronti a dare tutto e deve essere d’obbligo. Ce lo diciamo da un po’ e siamo sempre pronti a darlo ma tante volte non ci siamo riusciti e questo mi dispiace. Non so perché non lo abbiamo fatto, anche io devo metabolizzare tante situazioni. Dobbiamo essere bravi a scrollarci di dosso l’apatia perché sennò non ne verremo mai a capo". I toscani sono reduci dalla sconfitta casalinga rimediata nel finale contro il Pineto. "L’Arezzo non sta passando un buon momento. Anche se nell’ultima partita persa meritavano anche di vincere. La squadra ha un organico con giocatori importanti e un bravissimo allenatore. Ma non possiamo focalizzarci ogni settimana sulla squadra che andiamo ad affrontare. Dobbiamo avere rispetto, ma noi dobbiamo iniziare a invertire la rotta per non far diventare ancora più difficile un campionato che già lo è. Dobbiamo reagire a tutti i costi". Lo ripete due volte verso la telecamera per farlo entrare nella testa di tutti. "Critiche? Mi avrebbe dato più fastidio l’indifferenza. Quando i tifosi non ci fileranno sarà l’inizio della fine. Mi disturba però che stiano passando messaggi negativi nei miei confronti. Non aspetto dicembre per andare in nessun’altra squadra. Io non mollo, non mi dimetto e sto qui fino alla fine di maggio a lottare. Io soffro in panchina e per tutti quelli che vengono allo stadio". Il mister non ha mai nascosto lo spirito combattivo e in questo momento serve più che mai. "Ho sudato la maglia quando ero in campo, anno scorso ho dimostrato parecchio e va benissimo dimenticare tutto. Ma la dignità dell’uomo non va mai messa in discussione. Per la Fermana mi faccio passare sopra da un camion rimorchio pieno". Diversi cambi in settimana sul piano dirigenziale e qualche sassolino dalla scarpa Protti se l’è tolto. "Chi ha preso le scelte che hanno portato a quello che è accaduto fino ad adesso deve prendersi le sue responsabilità. Da chi opera in società fino ai giocatori, e se le prendono a tutti i costi anche se sono in difficoltà. Ma non è loro la colpa. Quando si crea un’orchestra bisogna mettere tutti gli strumenti: i violini, i pianoforti ecc. Forse qui sono stati messi tutti violini e non è colpa loro. Adesso bisogna rimettere a posto le cose. Ho già dato le linee guida per il campo e fuori dopo la sconfitta contro l’Olbia, ma non ne è stata ottimizzata neanche una. Ma non mi tolgo dalle responsabilità. Sono già pronto per rimettermi l’elmetto e tornare a fare la battaglia. Fino a che ci sono io, qui non molla nessuno, io in primis".

Filippo Rocchi