Samb a rischio penalizzazione Renzi non paga neanche i lodi

Non ha rispettato la scadenza del 31 marzo per i debiti ereditati da Serafino e ha chiesto tempo all’Aic.

Samb a rischio penalizzazione  Renzi non  paga neanche i lodi

Samb a rischio penalizzazione Renzi non paga neanche i lodi

Roberto Renzi non ha pagato la rata dei primi sei lodi arbitrali arrivati a conciliazione. "Al momento la rata in scadenza a fine marzo risulta non pagata" confermano dall’Aic, che ha seguito appunto le vertenze di quei calciatori che avevano vestito la maglia rossoblù sotto la gestione Serafino. Quei debiti sportivi come noto, dopo il fallimento, devono essere ripianati da Renzi che ha rilevato il titolo sportivo all’asta. Otto fino a qui le conciliazioni. Sui primi sei lodi è previsto un pagamento rateizzato, scadenza ogni fine mese, gli altri due ogni 15 del mese. Il presidente della Samb era parso molto scrupoloso nel rispettare queste scadenze, rischia punti di penalizzazione e la mancata iscrizione del club a giugno se tutti i debiti sportivi non saranno ripianati. Stavolta, però, non ha rispettato la scadenza del 31 marzo. "Ci ha chiesto qualche giorno in più" fanno sapere ancora dall’Aic. Dunque ora Renzi dovrà pagare i circa 15mila euro della scadenza del 31 marzo, altri 15mila circa a fine aprile e qualche altro migliaio di euro per gli altri due lodi in scadenza al 15 aprile, quindi domani. Il presidente rossoblù, come è noto, è indietro con i rimborsi a squadra e staff di cinque mesi (da novembre a marzo). E sta per finire pure aprile. Neppure i dipendenti sono stati pagati. Prima di Pasqua il presidente ha distribuito tra alcuni calciatori una cifra intorno ai 20mila euro, un terzo, in sostanza, dei rimborsi di novembre, pari a 70-80mila euro. Chissà come mai, questa volta, il presidente ha preferito dare qualche soldo alla squadra piuttosto che pagare i lodi a cui aveva sempre dato priorità nei mesi precedenti. Cosa farà adesso? Ottempererà alla scadenza di marzo più quelle di aprile? Da quel poco che è dato sapere, Renzi confida di cedere almeno il 50% del club e di salvare la situazione a giugno in sede di iscrizione scendendo a patti con i calciatori così da abbassare il monte debiti. Ma gli riuscirà? Soprattutto con quei calciatori come Lulli e Torromino, oggi ai margini della rosa? In realtà a San Benedetto, ormai, non importa più a nessuno cosa farà Renzi.

La città aspetta solo la nascita di una nuova Samb grazie all’impegno dell’attuale presidente del Porto d’Ascoli Vittorio Massi che potrà appunto cambiare la denominazione del suo club. Massi andrà avanti ugualmente anche se Renzi dovesse riuscire infine ad iscrivere la squadra. Ci saranno due Samb? E chi può dirlo oggi? Certo è che Renzi è in grossa difficoltà ed è difficile credere che ci sia qualcuno disposto a tendergli la mano. Non si accettano stranieri o sconosciuti. I tifosi sono stati chiari. A chi verrebbe in mente di investire in una città dove non si è graditi? Intanto la squadra prepara la sfida con il Matese. Alboni non recupererà, Tassi e Angiulli invece dovrebbero essere della partita.

s. v.