Fermo, 5 ottobre 2023 - Un summit a dir poco particolare quello che c’è stato tra i maestri degli sport da combattimento degli anni ’80 e dei veterani della Nike Fermo che, dopo più di quarant’anni in cui ognuno di loro ha continuato a praticare le arti marziali, si sono dati appuntamento presso la palestra Wave di Porto San Giorgio per confrontarsi sull’evoluzione dei loro sport negli ultimi anni. All’incontro erano presenti: Marco Emili, maestro di judo; Ivan Traini, responsabile in Regione della formazione sulla metodologia dell'allenamento e componente della commissione nazionale per i progetti speciali in ambito scolastico; Alessandro Capriotti, docente alla facoltà di scienze motorie di Urbino e tecnico di pugilato; Fausto Rocco, insegnante di pugilato e responsabile di Nike Fermo; Fabio Leoni, maestro di karatè tradizionale shotokan JKA; Roberto Vallesi, insegnante di karatè, precursore della kick boxing e colui che ha riportato in auge il pugilato e la Nike a Fermo negli anni che vanno da 1980 al 1989 (nella foto). “Nel ritrovarsi – spiega Vallesi – abbiamo riscontrato un’involuzione e una mancanza di basi solide dovuta ai molti film in cui si vede una grande finzione e che inducono i ragazzi a credere di potersi facilmente difendere. Al contrario riteniamo che sia necessaria costanza, sacrificio, disciplina, perfezionamento e metodo. Le arti marziali sono una disciplina progressiva, infatti negli anni ottanta per raggiungere la cintura nera erano necessari almeno 4 anni di intenso allenamento. Non si può credere che il combattimento sia qualcosa di semplice, come siamo abituati a vedere in internet o in televisione, dove si assiste a risse nei ring o sui tatami”. I maestri, di cui si fa portavoce Vallesi hanno poi ribadito che non si devono illudere i ragazzi convincendoli che ci si possa difendere da tutto e da tutti allo stesso modo e con la stessa efficacia: “Le coreografie che spesso si vedono hanno solo uno scopo dimostrativo, ma il combattimento è qualcosa che richiede lo studio delle tecniche e un allenamento progressivo e costante. Come tutti le arti, una volta acquista una certa destrezza, si può poi operare una contaminazione delle diverse discipline al fine di raggiungere risultati ottimi”.
FermoSummit dei maestri veterani delle arti marziali per parlare di tecniche di combattimento