Fermo, 7 febbraio 2011 - COORDINAMENTO tra enti pubblici e tra pubblico e privato, capacità e fantasia imprenditoriale, maggiore coinvolgimento delle aziende del territorio nei progetti di interesse pubblico, interazione tra amministrazioni locali, imprese e scuole, visione a lungo termine e rispetto per l’ambiente. Sono questi gli ingredienti fondamentali per gettare le basi di uno sviluppo sostenibile del nostro territorio. 
 

E proprio di sviluppo sostenibile si è parlato in un convegno, organizzato dall’associazione A.GI.LA, che si è tenuto nell’aula magna dell’Iti ‘Montani’. Un incontro a cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Fabrizio Cesetti, il vice presidente della regione Marche, Paolo Petrini, il presidente della Camera di commercio, Graziano Di Battista, e il coordinatore dei giovani amministratori Anci Marche, Federico Scaramucci.


All’attenzione dei tanti studenti presenti e dei numerosi amministratori intervenuti all’incontro è stato proposto un modello virtuoso di sviluppo del territorio che è portato avanti con successo in Val di Primiero, nella provincia autonoma di Trento. Un modello che a sua volta si sviluppa lungo molteplici direttrici: tecnologia innovativa, banda larga per tutti, energie rinnovabili, affrancamento dall’uso dei combustibili fossili, risparmio energetico, edilizia ecocompatibile.

Ad illustrare la realtà trentina sono intervenuti Bruno Virgilio Turra, consulente di Acsm spa, azienda consortile operante nel settore delle utilities che sta portando avanti un progetto denominato ‘Oil free zone’, per permettere l’affrancamento dell’uso di combustibili fossili nel campo del riscaldamento domestico; Riccardo De Filippi e Claudia Dolci, ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, hanno illustrato il progetto Web Valley, che include campi scuola estivi incentrati sulle nuove tecnologie con gli studenti delle superiori; Pier Bond, consigliere di amministrazione di Acsm, ha illustrato un progetto per estendere ovunque in modo capillare la fibra ottica, ottimizzando tempi e costi grazie alla stretta cooperazione fra i diversi enti territoriali; Paolo Gurisatti e Tomas Miorin, rispettivamente ideatore e direttore di Habitech, il distretto tecnologico trentino per l’energia e l’ambiente composto da oltre 300 fra imprese, enti di ricerca e agenzie pubbliche, hanno illustrato il perché del successo del distretto e l’efficacia dello standard Leed di certificazione energetica e di sostenibilità per la progettazione, costruzione e gestione di edifici sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.


All’incontro hanno partecipato anche Fabrizio Pieralisi, human resource manager del Gruppo Loccioni, azienda leader nell’innovazione tecnologica applicata all’industria, ed esponenti del mondo universitario marchigiano, a testimonianza del fatto che lo sviluppo del territorio parte anche dal ruolo che imprese, università e, soprattutto, i giovani potranno svolgere nel prossimo futuro.