{{IMG_SX}}Ferrara, 18 marzo 2008 - HA IL PASSAPORTO belga come Sylvere Brian, un altro lungo che due stagioni fa arrivò al Club per tamponare l’infortunio di Lechtaler. Patrick Mutombo, nato a Kinshasa (Congo) il 7 marzo 1980, ala di 1.97 per 94 kg, è arrivato ieri in città per un primo contatto con il Basket Club e le visite mediche di rito. Proveniente da Bruxelles, si sottoporrà a due giorni di provino per verificarne le condizioni fisiche e successivamente la società deciderà se tesserarlo o meno fino al termine della stagione. E’ dunque Patrick Mutombo il giocatore individuato da Sandro Crovetti e Giorgio Valli per far fronte all’infortunio di Oluoma Nnamaka. Impossibile arrivare ad un giocatore sotto contratto in Italia, si è decisi di andare comunque su un elemento che questo campionato già lo conosce, e molto bene.

 

Se infatti per la Legadue è una novità, in Italia agli addetti ai lavori Mutombo è molto noto, per aver militato, sempre in serie A, in ben quattro formazioni del Belpaese.
Mutombo, che si è formato negli Stati Uniti a Metropolitan State dal 1999 al 2003, ha giocato prima a Messina nel 2003/2004, poi a Roseto l’anno successivo, poi ad Avellino ed infine, la scorsa stagione, alla Snaidero Udine. Ha fatto parte anche della nazionale del Belgio dal 2004 al 2006.

 

L’esperienza insomma non gli manca, e tecnicamente è quanto di più simile a Nnamaka potesse esserci in giro al momento. Resta da valutare la sua condizione, visto che al momento era a Bruxelles, senza squadra. Ma di questo già ieri sera si stava occupando lo staff medico del Club, insieme a quello tec nico.
Dovessero andare bene i due giorni di prova, Mutombo debutterebbe a Reggio Emilia il 30 marzo, e non giovedì contro Soresina, perchè i tempi sono troppo stretti.

 

E proprio a proposito dell’imminente turno casalingo contro il Soresina degli ex Cioppi, Cusin e Ryan, ieri la squadra è tornata in palestra per preparare questo turno infrasettimanale prepasquale (si giocherà giovedì sera alle 20,30 al PalaSegest). Soresina è terza e dopo il colpo di Reggio Emilia verrà a Ferrara più serena, cercando senza pressioni il colpaccio ai danni della capolista.
La Carife, senza Nnamaka, dovrà stringere i denti sotto canestro davanti ad una formazione che ha lunghi come Lollis, Albano, Gigena, Cusin, Valenti e Cazzaniga.
Logico attendersi qualche alchimia tattica di coach Valli, l’uso di quintetti piccoli ed il sacrificio per molti minuti di Brian Sacchetti da numero «quattro».