{{IMG_SX}}Ferrara, 9 aprile 2009 - Luis Centi ha vissuto e tuttora vive mesi terribili, a Ferrara. Idolo dell’estate, punto di riferimento di squadra e spogliatoio nell’autunno, capitano per tutta la seconda parte del 2008, in poche settimane si è visto crollare il mondo addosso.


Tutto cominciò con la celebre 'libera uscita' notturna che lo vide protagonista in negativo. Centi lì per lì sul piano calcistico se la cavò con una domenica in tribuna in occasione di Spal-Ravenna, e con la perdita della fascia di capitano consegnata a Zamboni. Rientrato a San Benedetto del Tronto il centrocampista fu tra i protagonisti del successo sulla Reggiana, ma rimediò un’espulsione in tempo di recupero per somma di ammonizioni che gli impedì di giocare contro il Lumezzane. La Spal perse entrambe le partite casalinghe disputate senza di lui: la circostanza spinse a interrogarsi sull’importanza del giocatore di maggior qualità del centrocampo, anche al di là della sua visibilità in campo.


Centi la fece grossa di nuovo nella successiva partita di Portogruaro, dove mostrò di essere in difficoltà nervosa rifilando a Cherubini una gomitata che gli costò tre giornate secche di squalifica. Il gesto fu rivelatore del momento difficile di Centi. L’ex capitano ha raddoppiato il suo impegno sociale con i giovani della Città del Ragazzo per cercare di lenire la ferita. Anche ieri ha tenuto profilo basso: "Preferirei stare in disparte, anche Castellazzi è un ex, può parlare lui". Nel frattempo nelle tre gare senza Centi la Spal ha colto 7 punti. Di qui nuovi interrogativi circa il peso della sua presenza o della sua assenza.


Adesso Centi ha scontato la pena per intero e la palla passa a Dolcetti. Cosa farà il tecnico, che tra parentesi, essendo un allenatore molto attento all’aspetto motivazionale, è solito schierare i giocatori con l’etichetta di ex avversari? E’ accaduto di recente col rilancio di Moro contro il Venezia, e non è stato il solo caso. Luis Centi, sia pure 'datato' come ex della Pro Patria, a Busto Arsizio disputò una delle sue stagioni migliori, ed è ancora ricordato e parecchio temuto.
Di sicuro non saranno decisioni 'moralistiche' a orientare le scelte dell’allenatore. Società e tecnico hanno già detto a suo tempo come la pensano: finchè Centi è calciatore della Spal, lo è a pieno titolo. Quindi se Dolcetti riterrà di rilanciarlo sarà libero di farlo.


Al momento alcune deduzioni tattiche sembrano favorire altre soluzioni. La Pro Patria gioca in casa e ha un potenziale offensivo devastante, per cui Dolcetti ha più il problema, eventualmente, di dare equilibrio in chiave di maggiore copertura. In questo caso Savi in mezzo e Cortellini in fascia avrebbero maggiore attitudine. A meno che non sia confermata in toto la formazione che ha battuto il Venezia. Ma se davvero ci si deve attendere una magia, come Schena prevede, si può anche pensare che dal cilindro dell’Aldo possa sbucare il Luis che logica vorrebbe invece in panca.

 

L'ALLENAMENTO CON IL GALLO

Nell'allenamento di ieri a Gallo (vittoria della Spal per 6-0) mancavano Quintavalla, La Grotteria, Martucci, Capecchi e Cabeccia che hanno lavorato a parte al Centro di via Copparo. Ancora difficile sembra l’impiego di Quintavalla e del Gaucho, in apparenza a corto di condizione in vista di Busto Arsizio. Alla Spal l’indisponibilità di La Grotteria toglierebbe una soluzione alternativa importante.
Nel primo tempo di ieri Aldo Dolcetti si è schierato a 4-4-2 provando rispetto all’undici che ha battuto il Venezia due pedine diverse, Savi per Cazzamalli e Agodirin per Moro. Potrebbero essere tracce in vista di sabato? Nella ripresa hanno giocato Centi, che torna disponibile dopo le tre giornate di squalifica, con Cazzamalli e Moro. Dolcetti potrebbe andare verso la conferma di Rossi e Bracaletti esterni e cercare di rafforzare gli argini in mediana con la coppia di piccoletti Schiavon-Savi, ma ha anche a disposizione la carta dell’inserimento di Cortellini sulla fascia sinistra per aumentare il tasso di copertura difensiva. Visto il momento di Rossi e Bracaletti, si dovrebbe propendere più per la prima ipotesi. Agodirin e Moro resteranno probabilmente in ballottaggio fino a sabato.