{{IMG_SX}}Ferrara, 14 aprile 2009 - Stefano Bena, serpeggia un po’ di delusione a cavallo di questa Pasqua spallina...
"Domenica, in occasione degli auguri di Pasqua, ho parlato con l’allenatore Aldo Dolcetti e con Alessandro Lazzarini, che è un vice sui generis, nel senso che è molto operativo, partecipa molto alle strategie; l’umore che ho sentito è buono, pur con il dispiacere di un gol annullato a Ghetti che non so quanto fosse irregolare. L’allenatore della Pro Patria, che conosco molto bene, ha detto che probabilmente chi legge il risultato sul televideo ha un’immagine che non risponde all’entità della partita, che poteva essere pareggiata nel primo quarto d’ora con un palo e un gol annullato".


Era una partita da 4-4...
"Non facciamo conti, diciamo solamente che a questo punto del campionato personalmete mi auspico almeno sette punti dal trittico di gare casalinghe contro Legnano, Cesena e Pergocrema, più un colpetto esterno a Lecco o a Novara; con dieci punti a quel punto siamo ai play off sicuri, per cui noi adesso siamo carichi come prima".

Infatti Busto non ha cambiato molto la griglia per i play off...
"Infatti, sapevamo che la partita con la Pro Patria avrebbe mantenuto inalterate le posizioni in chiave play off; era molto importante per il primo posto, perchè poteva ribaltare le posizioni e aprire scenari molto diversi. Ma alle spalle delle primissime non è cambiato nulla".

Forse la delusione deriva dal fatto che la Pro Patria vince... ricordando un po’ i titoli tossici della finanza mondiale, con bilanci e conti che non tornano.
"Premetto che non faccio affatto una colpa alla Pro Patria di cui conosco bene l’allenatore, il mio discorso riguarda le regole in generale. E’ seccante che una sociatà faccia giocare quattro giocatori chiaramente di categoria superiore ed in caso di irregolarità, vada a scontare la pena nel campionato successivo. Cesare Butelli in primis fa dei grandi sacrifici per mantenere la Spal in condizioni di assoluta regolarità".

Cosa chiede in vista dei play off?
"Tutti dicono che è meglio arrivare terzi che quinti, io aggiungo che, passata la partita con la Pro Patria, non mi pare abbiamo un calendario impossibile: una cosa che spesso la mia esperienza mi suggerisce è che nelle ultime giornate molti accelerano il ritmo di risultati; alla fine vedi qualche squadra che sembrava morta e che si è portata in alto, quindi ogni giorno le posizioni si ribaltano, come è successo per i nostri inseguitori tra Verona, Novara, Padova e Pergocrema. La Spal è rimasta più di tutti dall’inizio del campionato in zona play off".

Ghetti è un esempio per la squadra?
"Ha segnato quattro gol più uno annullato col dubbio: ho visto tanti giocatori trasformarsi con un allenatore, il fattore chiave è l’autostima, che permette di trovare un grande valore aggiunto. Ghetti sta facendo una stagione davvero straordinaria".

Arriva il mese decisivo...
"La squadra sta bene ed è motivata: c’è un premio promozione importante, concordato dal presidente Butelli con il capitano; ricordo a chi dubita della nostra volontà di salire in B che la società ha tutto l’interesse, come i giocatori, ad essere promossa, perchè in B, oltre alla gioia della vittoria del campionato, ci sono contributi federali per 3-4 milioni di euro".