Ferrara, Giochi senza frontiere torna il 23 aprile al Parco Urbano

Le gare sulla falsa riga di quelle degli anni ’70, ’80 e ’90 saranno inserite all’interno della manifestazione ‘Vulandra’

La presentazione di Giochi senza frontiere

La presentazione di Giochi senza frontiere

Ferrara, 13 marzo 2017 - Chi non ricorda ricorda frasi come "Attention. Un, deux, trois" o «La Svizzera gioca il jolly»? Epiteti caratteristici delle sfide televisive epiche di ‘Giochi senza frontiere’. Gare che torneranno, sulla falsa riga di quelle degli anni ‘70, ‘80 e ‘90, il prossimo 23 aprile al Parco Urbano di Ferrara, all’interno della manifestazione ‘Vulandra’.

«Abbiamo voluto riprendere quello spirito – hanno commentato gli organizzatori Arci, Uisp e Camelot – proponendo una mattinata all’insegna dell’attività fisica, dello stare insieme e della condivisione degli spazi». Dal 5 marzo fino 2 aprile sono, dunque, aperte le iscrizioni per la prima edizione della versione ferrarese di ‘Giochi senza frontiere’: l’obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere quanti più ragazzi e ragazze possibili di diverse nazionalità e farli sfidare (in maniera assolutamente non agonistica) in cinque diverse discipline.

Dalle 9.30 alle 13.30 del prossimo 23 aprile, dunque, gli atleti (compresi fra i 18 e i 35 anni) saranno chiamati a confrontarsi nella gara del toro meccanico (in cui bisogna rimanere in sella per il maggior tempo possibile), nella staffetta sul gonfiabile, nella staffetta sull’erba con ostacoli, nella corsa con i sacchi e nella corsa con la carriola (in cui a metà percorso i due componenti di ogni squadra dovranno scambiarsi i ruoli). Il tutto verrà supervisionato e controllato da giudici di qualità che, al termine della mattinata, decreteranno una classifica in cui le prime tre squadre si aggiudicheranno un premio. «Il ‘Giochi senza frontiere’ televisivo metteva di fronte squadre europee – ha concluso il sindaco Tiziano Tagliani – mentre oggi le nazioni del continente si aprono a nuove realtà. In tal senso, questa iniziativa ha il pregio di voler agevolare la conoscenza reciproca».