Ferrara, 14 luglio 2023 – Niente proclami: le tradizioni non hanno bisogno di proclami. Di gesti, di vicinanza, di solidarietà mai scontata: di questi addendi vivono i territori. "Un mazzo di fiori per salutare la Romagna e gli abitanti colpiti dall’alluvione".
Sono le parole di Stefano Bottoni, pronunciate durante la presentazione della trentaseiesima edizione del Ferrara Buskers Festival: parole che hanno accompagnato il gesto di consegnare a Marcella Zappaterra, delegata del presidente della regione Stefano Bonaccini, un mazzo di fiori. Fiori per l’Emilia-Romagna. "Negli anni, hanno partecipato al festival artisti provenienti da Faenza, Lugo, Ravenna, Cesena – aggiunge la presidente del festival, Rebecca Bottoni – la nostra idea era di far sentire la vicinanza a questi territori a livello emotivo: porteremo il Buskers Festival in Romagna".
Ma questa è soltanto la prima di una serie di iniziative che faranno da sfondo al vero e proprio evento: gli artisti di strada si esibiranno a Ferrara dal 23 al 27 agosto per un’edizione "all’insegna di coerenza e tenacia".
"Siamo sempre noi stessi – prosegue Rebecca Bottoni – pur rinnovandoci di volta in volta". Cinquantadue performance a serata (in contemporanea), per un totale di 150 artisti di strada internazionali, riempiranno il centro storico con spettacoli, musica e arte. I volti di alcuni sono ormai noti (e, tra l’altro, più che attesi): i Diana Lou, per esempio, insieme ad altri professionisti per la prima volta in città, come Der Ketze & Die Hund. Quest’anno il paese più lontano rappresentato sarà l’Australia, con Ziggy McNeill, chitarra e pedale loop, e Jordan Mac, musicista virtuoso, cantautore folk, grande performer con la chitarra a 12 corde.
Uno spazio importante è dedicato ai giovani artisti (nati tra il 2000 e il 2004), tra i quali Simon Evans, gli Italian Beatbox Family e La Base. Gli Ataca Apaca, i Vientos Flamencos e i TribalNeed, invece, saranno "pura rappresentazione di quanto la musica sia sempre di più contaminazione e integrazione tra diverse culture".
"Tra i festival di busking siamo i migliori: imitati, ma ancora i migliori – continua Bottoni – ci arrivano sirene da altre parti che ci invitano ad andare in altre città: ringrazio l’amministrazione per non farci sentire queste sirene".
"I Buskers non sono solo un evento di cultura importante per Ferrara– aggiunge l’assessore alla cultura, Marco Gulinelli – ma hanno una risonanza a livello internazionale. Al festival hanno sempre partecipato grandissimi ospiti (lo scorso anno Daniele Silvestri, ndr ), tra cui Lucio Dalla, che suonò nella chiesetta di San Michele". "Il presidente Bonaccini – così Marcella Zappaterra – si impegnerà a venire a Ferrara, durante il festival: il Buskers è l’evento di tutti, non solo dei ferraresi. Gli altri territori ci invidiano, ma sono contenti di beneficiare del festival, in modo indiretto".
Come spiega la project manager, Erika Sarson, tante sono le iniziative collaterali, tra le quali: l’anteprima del festival, i famosi ‘Dopofestival’ al parco Massari, la nuova collaborazione con My English School Ferrara (gli studenti intervisteranno alcuni artisti in lingua inglese), le esibizioni alla Casa Circondariale e alla Casa Residenza per Anziani Cidas.
"Quest’anno – chiude il responsabile Area management Emilia del Gruppo Hera, Davide Bigarelli – potenzieremo i servizi ambientali durante gli eventi e promuoveremo numerose iniziative per grandi e piccoli, sensibilizzando sulla cura dell’ambiente". In particolare, anche per questa edizione verrà portato avanti il progetto BGreen: tema centrale, l’acqua, con focus specifico sull’utilizzo delle risorse idriche.