Ferrara, 14 dicembre 2011 - E’ MORTA il 7 ottobre: da 24 ore era ricoverata in Rianimazione a causa di una grave insufficienza renale e su di lei gravava già il sospetto che avesse contratto anche una forma di legionella polmonare. Il giorno 7, assieme alla conferma che la donna di 71 anni era malata di legionella ospedaliera, è sopraggiunto il decesso.

E’ il tragico epilogo della storia di una signora che è arrivata all’ospedale Sant’Anna in 26 agosto, trasferita dall’ospedale «Santissima Annunziata» di Cento. Le sue condizioni sono gravi, il quadro clinico è compromesso — come tengono a precisare in ospedale —, tanto che resta ricoverata nel reparto di Nefrologia a lungo. Ma improvvisamente, la sua salute già precaria precipita. Insorge l’insufficienza renale e viene subito disposto il trasferimento in Rianimazione: tutto inutile.

Dopo il decesso si attiva la procedura «di prassi» in questi casi: la cartella clinica della signora viene inviata al Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl ed alla Regione. Intanto, il Gruppo operativo del comitato di valutazione ospedaliero avvia tutte le indagini. Per prima cosa, viene chiusa la stanza del reparto di Nefrologia dove la signora era stata ricoverata per quasi un mese e mezzo. E vengono messe sotto stretta osservazione anche le due degenti che erano ricoverate nella stessa camera con la signora. Vengono eseguite tutte le analisi, ma entrambe sono negative: le donne non hanno contratto il batterio della legionella. Poi vegono controllate tutte le possibili fonti del contagio: acqua, tubature, filtri dell’impianto di condizionamento. Ovunque si possa essere annidato il batterio: l’infezione viene contratta attraverso aerosol, cioè quando l’uomo inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri.

Interessata anche l’Arpa, per le analisi ad ampio spettro, e come detto il dipartimento di Igiene Pubblica dell’Asl il cui direttore Orazio Buriani conferma che è stato avviato, come prescritto in questi casi («purtroppo non infrequenti: non dovrebbero mai succedere, tuttavia sono meno rari di quanto si pensi» dice non entrando comunque nei dettagli della vicenda), l’iter per l’accertamento dell’accaduto.