Ferrara, 29 aprile 2012 - QUANDO la moglie ha spalancato la porta dello studio di casa, a due passi dalla città, se lo è trovato di fronte. Davanti al computer acceso, seminudo, con una corda al collo. Una scena raccapricciante. La donna ha cercato in tutti i modi di rianimare il compagno, ha tentato di lottare per lunghissimi minuti. Inutile. Perché il cuore del quarantenne ferrarese aveva già smesso di battere. «Una morte accidentale, dovuta ad un fatto accidentale», è l’unico commento che trapela dagli inquirenti, impegnati dall’altra sera nel dare una risposta alla tragedia.

INFERNO IN CASA. A squarciare la quiete di un venerdì sera come tanti, è stata la chiamata terrorizzata della moglie del quarantenne al 112 poco dopo le 22. A quell’ora, infatti, la donna era rientrata a casa. Non aveva sentito rumori. Così ha chiamato il marito ma senza ottenere risposta. Si è avvicinata allo studio, dove lui trascorreva parte delle serate lavorando al computer. Qui si è trovata davanti l’inferno. Lo schermo del pc era acceso. L’uomo (ometteremo volutamente le generalità, ndr), seminudo, parzialmente legato e con una corda al collo. Non respirava più. E’ stata la stessa a prestargli i primi soccorsi, a lottare con tutte le proprie forze per stravolgere il destino. Ma ogni sforzo è stato vano. I sanitari del 118, al loro arrivo, hanno semplicemente constatato il decesso senza riuscire a fare nulla. «Abbiamo sentito le sirene — dice una vicina —, poi un viavai di gente. L’ultima volta che l’ho visto? Giovedì. L’ho trovato come sempre».

GIOCO MALEDETTO. La moglie, sotto choc, è stata sentita a lungo dai carabinieri per rimettere insieme quei maledetti momenti. Un atto dovuto per fare luce su quanto successo l’altra sera. Il pubblico ministero Ciro Alberto Savino ha già disposto l’autopsia che dovrebbe effettuarsi domani o al massimo martedì. Prossima l’apertura di un fascicolo contro ignoti una volta visionati gli atti. E’ praticamente certo che non vi sarebbe il coinvolgimento di terze persone: nell’abitazione, infatti, non è stato trovato nessuno oltre alla vittima, in ogni caso gli inquirenti vogliono scavare prima di chiudere definitivamente la vicenda. Secondo le prime ipotesi sarebbe morto o per un malore o per soffocamento, il tutto - a quanto sembra - provocato da un gioco estremo. Da stabilire anche l’ora della tragedia.
 

Nicola Bianchi