Ferrara, 5 giugno 2012 - Ha lottato, ma alla fine ha dovuto arrendersi: la settima vittima ferrarese del terremoto si chiamava Sandra Gherardi, di Cento: aveva 46 anni. La signora era in via Provenzali, ma mattina di martedì 29 maggio scorso, quando la terra è tornata a tremare con immane violenza: magnitudo 5,8. Sono le 9 del mattino, la signora Gherardi era appena uscita dalla farmacia quando è stata colpita al capo da un oggetto piovuto dai tetti circostanti. Subito soccorsa da passanti e dal personale della farmacia, è stata poi trasportata in ambulanza all'ospedale Maggiore di Bologna. Qui è stata ricoverata in rianimazione in stato di coma. Da allora non ha più ripreso conoscenza, ma qualche timido segnale di ripresa pareva esserci stato. Invece, ieri sera, il suo cuore ha cessato di battere.

 

Contando anche le vittime che proprio il sisma del 29 ha causato nel Modenese, è la 25esima  della tristissima conta dei morti causati da questo terremoto che sembra non finire mai: anche questa notte sono state una ventina le scosse nella zona tra Modena, Ferrara e in parte Bologna. Stando alle registrazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) dalla mezzonotte a questa mattina intorno alle 9, le maggiori sono state di magnitudo 2,8.

In serata il bilancio dei morti causati dal terremoto sale a 26 per il decesso di una donna di Cavezzo, nel Modenese, che era stata estratta viva dalle macerie il 29 maggio. La 65enne è morta dopo una settimana.

Valerio Franzoni

 

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