Ferrara, 26 agosto 2012 - Chissà se a maggio – viste le premesse – gli organizzatori del Ferrara Buskers Festival avrebbero scommesso su una 25esima edizione in grado di richiamare in città più di 800mila visitatori e di conquistare anche il web, con un’invasione di quasi 25mila fan sulla pagina Facebook ad esprimere apprezzamenti e opinioni sugli oltre 100 spettacoli al giorno, tutti gratuiti, elencati in programma. Certo, le 514 richieste di partecipazione raccolte nella fase di preparazione – che hanno poi prodotto un calendario finale di 20 musicisti invitati e 240 formazioni, per un totale di 800 artisti – avrebbero potuto offrire un segnale dell’affetto e dell’interesse che, indipendentemente dalle catastrofi naturali e dalle crisi globali, la Rassegna Internazionale del Musicista di Strada per eccellenza è capace di suscitare.
 

E in effetti, sono stati 10 giorni di fuoco – in senso termico e in termini di ritmi e qualità artistica – durante i quali, tra l’anteprima di Comacchio e i 9 che hanno visto Ferrara nuovamente trasformarsi in palcoscenico e platea, le 90 persone dello staff si sono occupate, nota dopo nota, di ogni singolo aspetto di un’edizione davvero speciale che ha accolto artisti provenienti da 37 diverse nazioni ad esibirsi di fronte ad un pubblico mai come questa volta entusiasta e partecipe.

Un coinvolgimento che è stato fondamentale anche per il successo dell’ormai tradizionale “Grande Cappello”, il cui ricavato – e un ringraziamento particolare deve essere rivolto ai volontari di IBO Italia attivi alle porte “buskers” della città - quest’anno andrà tutto a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, come contributo alla riapertura di sei scuole dell’alto ferrarese e alla ricostruzione del patrimonio artistico di Ferrara. Un progetto che ha convinto a scendere in piazza anche il direttore artistico del Festival, Stefano Bottoni, che si è esibito durante la rassegna con due spettacoli live mirati esclusivamente a raccogliere fondi per l’iniziativa di solidarietà del Festival.

E, a proposito di iniziative che è ormai difficile definire collaterali, dal momento che sono diventate parte integrante degli obiettivi dichiarati della Rassegna, il progetto “EcoFestival”, ideato dal direttore organizzativo Gigi Russo, ha trasformato Ferrara in un laboratorio votato alla realizzazione di una manifestazione ad impatto zero, con una serie di attività volte a rendere il Ferrara Buskers Festival una sorta di incarnazione di un evento che incida il meno possibile sull’ambiente.

I ragazzi napoletani di CleaNap hanno presidiato i cassonetti, per insegnare ai visitatori le buone regole della raccolta differenziata, sono stati distribuiti bicchieri ad hoc riciclabili per evitare sprechi, mentre il Gruppo Hera, main sponsor della manifestazione, ha messo a disposizione la “Casa dell’Acqua” , distribuendo l’oro blu gratis a tutti i passanti. Con loro, anche i ragazzi dell’Associazione “Viale K”, che si sono dedicati al recupero di tappi di plastica, i quali saranno selezionati, triturati e venduti, sotto forma di materia prima, ad aziende, che li trasformeranno in altri oggetti di plastica.
 

Sono infine stati molti gli ospiti eccellenti che hanno percorso le strade di Ferrara, dal dj globetrotter Maurizio DiMaggio ai fotografi Marco Caselli Nirmal e Joe Oppedisano, che hanno tenuto un workshop mirato ad un progetto editoriale e ad una mostra speciale che l’anno prossimo celebrerà degnamente questi 25 anni in strada.
Appuntamento al 2013.