Ferrara, 24 novembre 2012 - UN MINUTO di silenzio per ricordare "il ragazzo con i pantaloni rosa", brani da Gli Occhiali d'Oro dello scrittore ferrarese Giorgio Bassani (il romanzo portato sullo schermo da Philippe Noiret e Rupert Everett) ed il messaggio fra gli altri del ministro alle Pari Opportunità Elsa Fornero, che ha stigmatizzato "l'ennesimo intollerabile atto di omofobia che ha avuto esiti tragici per un giovanissimo" ed ha sostenuto "l'urgenza e la necessità che venga riconosciuto a livello normativo il reato di omofobia". Si è aperto così, alla Sala Estense, il quattordicesimo congresso nazionale dell'Arcigay.

Sono 260 i delegati provenienti da tutta Italia che oggi, con il voto elettronico (a tutti sarà consegnato un apposito telecomando), eleggeranno il presidente, il segretario ed il consiglio nazionale in rappresentanza dei 160mila iscritti in tutto il Paese. Due i candidati per la presidenza: l'uscente è Paolo Patanè, catanese. Lo sfidante è Flavio Romani, polesano ma che da anni guida Arcigay Ferrara. "Siamo uniti e concordi sui grandi temi, dal rilancio dei diritti a iniziare dai matrimoni civili sino alla lotta all'omofombia - afferma Romani -, ci divide la visione interna dell'associazione". Sarà una sfida elettorale molto accesa, che si consumerà, sorride Patanè, "proprio nelle stesse ore in cui si svolgono le primarie".
 

Stefano Lolli