Ferrara, 28 marzo 2013 - ''Domani, venerdì 29 marzo, dalle 18, la città si riappropria di Piazza Savonarola con una manifestazione in solidarietà della famiglia Aldrovandi''. Questo quanto è scritto in una nota inviata dall'Associazione Federico Aldrovandi.
 

''Ieri mattina, il sindacato di polizia Coisp, che continua a solidarizzare con i quattro agenti riconosciuti colpevoli in via  definitiva della morte di Federico Aldrovandi, ha manifestato provocatoriamente sotto le finestre degli uffici comunali dove lavora  Patrizia Moretti. I pochi partecipanti hanno verbalmente aggredito il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, colpevole di aver chiesto loro di allontanarsi da quel luogo, invitandolo ad andarsene. Solo dopo l'arrivo di Patrizia Moretti in piazza, i manifestanti si sono allontanati.
 

Venerdì - chiude l'Associazione - ci riappropriamo di una piazza che è della città con un sit in di solidarietà alla famiglia Aldrovandi, senza bandiere e striscioni. Con le nostre facce e la nostra dignità''.

“Spero che domani al sit-in di solidarieta’, nella stessa Piazza Savonarola dove ieri c’e’ stata la manifestazione, ci siano anche uomini in divisa”: e’ l’auspicio di Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, che in queste ore sta ricevendo “una solidarieta’ enorme” proprio sul luogo di lavoro: soprattutto telefonate e mail. Da qui l’idea di rispondere con un sit-in di solidarieta’.

 “Spero che domani ci siano anche uomini in divisa, il questore di Ferrara, le Autorita’ cittadine” ha spiegato. “Da ieri mi sono arrivate lettere e telefonate di poliziotti e carabinieri che hanno solidarizzato con me, che hanno espresso un dissenso netto dalla manifestazione di ieri.
Tra questi voglio ringraziare l’ex questore di Ferrara, Longo, attualmente a Catania, che ha sempre seguito con attenzione le vicende legate alla morte di Federico”. Appello condiviso da Articolo21, che si augura che domani sera in piazza possano essere presenti e visibili “autorita’ nazionali e locali, rappresentanti dei corpi di polizia, magari con la Costituzione in mano, affinche’ sia chiaro a tutti che nell’Italia repubblicana non possono essere consentite ad alcuno ne’ marce contro i tribunali, ne’ manifestazioni contro i familiari di una vittima, per di piu’ dopo una sentenza di condanna”. A tenere viva la solidarieta’ nei confronti di Patrizia Moretti in queste ore, tanti giovani, non solo amici di Federico.
Proprio da alcuni di loro, mentre stava prendendo corpo l’idea, sarebbe partita la proposta della manifestazione. “Dobbiamo dare una risposta - conclude Patrizia Moretti - a questi atteggiamenti offensivi e cattivi”.