A misura d’uomo: "Città che ha sempre saputo rinnovarsi. Oltre i propri limiti"

Storia urbana, congresso ospita 700 studiosi da tutto il mondo. La rettrice Ramaciotti: "Patrimonio architettonico d’inestimabile valore".

A misura d’uomo: "Città che ha sempre saputo rinnovarsi. Oltre i propri limiti"
A misura d’uomo: "Città che ha sempre saputo rinnovarsi. Oltre i propri limiti"

Storia Urbana: oltre 700 esperti da tutto il mondo al congresso internazionale di Aisu, Unife e Dipartimento di Architettura. È stato inaugurato, nei giorni scorsi, nel salone d’onore di Palazzo Tassoni, sede del Dipartimento di Architettura, il congresso internazionale Aisu (associazione italiana di storia Urbana), organizzato da Aisu, Università di Ferrara e dipartimento di architettura.

Il congresso ospita oltre 700 studiosi di storia urbana provenienti da tutto il mondo, per un evento che si svolge fino a domani, con un calendario ricco di conferenze, presentazioni di libri, visite guidate nei luoghi simbolici della città e una cena che si terrà nel giardino di palazzo dei Diamanti. La cerimonia inaugurale ha visto la presenza della Rettrice Unife professoressa Laura Ramaciotti insieme al professor Alessandro Ippoliti, direttore del dipartimento di architettura e prorettore al patrimonio architettonico e alla professoressa Elena Svalduz, presidente Aisu. Ai saluti inaugurali ha partecipato Andrea Maggi, assessore allo sport, lavori pubblici, piano strategico, recovery fund del Comune di Ferrara, ente patrocinatore del congresso insieme a Provincia e Regione Emilia-Romagna. "Il titolo di questo congresso, ‘Beyond the Gaze. Interpreting and understanding the city - Oltre lo sguardo. Interpretare e comprendere la città’ – ha introdotto la rettrice – è un titolo ricco di suggestioni e particolarmente adatto a descrivere Ferrara, una città che fin dai tempi antichi ha sempre saputo rinnovarsi andando oltre i propri limiti, sia fisici che culturali, pur preservando la sua vocazione di città a misura d’uomo. Per questi motivi – ha proseguito – per il nostro Ateneo il patrimonio architettonico ha un inestimabile valore e ogni giorno ci impegniamo per conservarlo al meglio e per renderlo fruibile a tutta la comunità universitaria nel migliore dei modi, specificando che, queste azioni sono il riconoscimento più tangibile che l’Ateneo può manifestare nei confronti della conoscenza, intesa come valore che arricchisce la vita di ciascuno e rende positiva la nostra azione nella società civile. La cura di questi luoghi restituisce non solo qualità di vita alla comunità universitaria, ma consegna alla collettività luoghi densi di valori e significati, sia storici che contemporanei".

La cerimonia inaugurale è proseguita con l’intervento del professor Alessandro Ippoliti che ha ribadito che "l’azione del Prorettorato ha l’obiettivo di gestire un patrimonio monumentale e storico di grande valore, che richiede di essere conosciuto, conservato e valorizzato. Il tema scelto per questo congresso è coerente con questo modo di vedere la città storica: un palinsesto di significati tangibili e intangibili che per essere compresi richiedono lo sforzo di guardare ‘oltre’ la realtà delle cose, con un approccio interpretativo, metodologico e operativo tale da mettere in gioco nuove modalità e strumenti di lettura, per osservare criticamente la città". Il direttore ha spiegato che la vocazione al progetto tradizionalmente riconosciuta al dipartimento di architettura dell’Ateneo ferrarese sia stata intesa in questa occasione come "vocazione all’esercizio di ideazione relativo alla possibilità di attuare un’iniziativa complessa e articolata nelle sue infinite dimensioni disciplinari, scalari, cronologiche tipiche della città storica, che propone il rifiuto di qualsiasi tipo di settorializzazione, suggerendo, al contrario, la necessità di un vivo e aperto confronto interdisciplinare".