
I volontari e gli operatori della Lega del Cane di Ferrara mostrano le bacinelle «Cambiamo l’acqua quattro volte al giorno»
Chi soffre queste condizioni estreme in modo particolare i nostri amici a quattro zampe. "Animali, il caldo può ucciderli", lo slogan della campagna estiva con i consigli di Lndc Animal Protection.
E’ così?
"Non ci vuole un veterinario, un esperto per capire che temperature così alte possono essere fatali se non si prendono ben precise precauzioni, se non viene fatto il possibile per proteggerli", Francesca Guglielmini, avvocato, è la presidente della Lega del Cane di Ferrara. Per 13 anni volontaria nel canile, ora ricopre il ruolo di presidente. Sono loro a gestire la struttura in via Conchetta, struttura che attualmente ospita 112 cani. A rimboccarsi le maniche per la loro salute quattro operatori, 70 volontari.
Cosa fare per proteggerli da questa ondata africana?
"Una prima precisazione. I box dove sono ospitati hanno una fascia, una zona che è sempre all’ombra. Questo anche grazie alla presenza di alberi che noi stessi curiamo. Sulle strutture c’è quindi un cono d’ombra, un’area più fresca grazie proprio alla presenza del verde"
In questi giorni l’ombra è necessaria, ma non basta
"No, infatti abbiamo collocato in ogni box una bacinella molto capiente, una sorta di piscinetta a loro disposizione. Il contenitore è alto una trentina di centimetri e l’acqua viene cambiata quattro volte al giorno. In quel contenitore i cani possono fare il bagno, così si rinfrescano. Abbiamo collocato la bacinella-piscina in tutti i box, anche in quelli di cani che a volte sono un po’ restii all’acqua"
Una bella spesa
"L’abbiamo sostenuta molto volentieri pur di garantire il benessere dei nostri ospiti. Poi, dobbiamo sottolinearlo, abbiamo dei benefattori, cittadini che hanno a cuore gli animali, che sono al nostro fianco quando dobbiamo affrontare spese, per aiutarci nelle mille esigenze che nascono ogni giorno in un canile"
Un bel lavoro quotidiano, oltre cento cani. Non sono pochi
"Anche qui dobbiamo ringraziare qualcuno, quell’esercito di volontari che si fa in quattro. Cambiano l’acqua nelle bacinelle, danno il cibo, si adoperano in tutte le imcombenze"
Le passeggiate?
"In questo momento e con queste temperature cocenti sono state sospese. Li portavamo a spasso nel pomeriggio, adesso è improponibile. Andrebbero in sofferenza"
Come mai tutti questi ospiti, ci sono abbandoni?
"Non è questo il motivo, almeno in questo periodo. Stiamo purtroppo assistendo ad un fenomeno piuttosto preoccupante"
Quale?
"Ci sono famiglie, persone che spinte magari dal buon cuore rispondono ad appelli su Internet, appelli che partono soprattutto dal sud Italia. Vengono messi annunci sul web, con foto, annunci con i quali si invitano le persone ad adottare cani. ’Se non viene adottato, lo ammazzano’, questo il tenore di alcuni messaggi. Così ci sono persone che fanno il viaggio, vanno lì per salvarli"
Persone generose
"Certo, peccato che poi finiscono per scoprire di aver adottato cani aggressivi, che riescono a stare in casa, con una famiglia. Abbiamo avuto casi di proprietari che sono state morsi"
E li portano da voi
"Sì, se ne liberano. Solo che nessuno poi si fa avanti per adottarli, è una missione impossibile. Parliamo di cani da pastore, cani di grossa taglia. Noi cerchiamo di rieducarli, di capire che trauma hanno subito. Lancio un invito, prima di prendere un animale, un cucciolo, cercate di capire che vissuto ha, fate magari un percorso per conoscerlo prima di prendere una decisione".
Mario Bovenzi