Abusi sessuali, l’indagato al gip "È un errore, non sono stato io"

L’operaio di 31 anni accusato di aver aggredito tre turiste ha risposto alle domande del giudice. Il difensore ha chiesto una misura meno pesante: "Il mio assistito venga messo agli arresti domiciliari"

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di Federico Malavasi

Ha parlato per un’ora davanti al giudice, raccontando la propria verità. L’uomo – un operaio comacchiese di 31 anni – da alcuni giorni è in carcere con accuse pesantissime. Aver costretto tre turiste a subire atti sessuali. Episodi che, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenuti quest’estate ai lidi. Ieri mattina si è tenuto l’interrogatorio si garanzia davanti al gip Vartan Giacomelli. Il 31enne, assistito dall’avvocato Flavio Cattabriga, ha deciso di parlare. Ha dato la propria versione dei fatti, respingendo in blocco tutte le accuse. "Ha risposto a tutte le domande del giudice – ha dichiarato Cattabriga –, ha detto che non è stato lui. È stato uno scambio di persona".

Per quanto riguarda uno degli episodi contestati, avrebbe anche riferito di avere un alibi. Quel giorno, ha spiegato, sarebbe stato a casa. E a provarlo ci sarebbe una conversazione telefonica con la propria convivente. Una versione che ora toccherà agli inquirenti verificare. Per quanto riguarda gli altri due episodi addebitati, in un caso ha detto di non avere responsabilità, mentre per quanto riguarda l’ultimo in ordine di tempo ha ribaltato la ricostruzione dei carabinieri. Secondo l’indagato, infatti, sarebbe stata la ragazza ad aggredirlo e non viceversa. Questo, a suo dire, spiegherebbe anche le tracce di Dna trovate dagli investigatori dell’Arma. Al termine dell’interrogatorio, il legale ha chiesto al gip di applicare al suo assistito una misura cautelare meno afflittiva. "Ho proposto i domiciliari – ha spiegato Cattabriga –. Ora attendiamo la decisione del giudice".

La sequenza di abusi, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe iniziata il 17 maggio al Lido degli Scacchi, quando al 112 è arrivata una richiesta di soccorso da una giovane turista. La ragazza ha raccontato di essere stata aggredita in pineta, mentre passeggiava con il proprio cane. Il secondo episodio è del 3 luglio. Quella volta ad allertare i carabinieri sono stati i genitori di una ragazzina tedesca d tredici anni, in vacanza al Lido degli Estensi. L’adolescente, secondo le ricostruzioni, stava passeggiando in pineta quando è stata assalita, portata nella boscaglia, denudata e costretta a subire palpeggiamenti e atti sessuali. Il terzo episodio è di poco meno di un mese dopo, al Lido di Spina. A cadere nella rete, una turista italiana di 24 anni. La giovane donna è stata aggredita alle spalle sul retro della spiaggia e palpeggiata. Le indagini dell’Arma si sono concentrate sull’operaio sia a seguito delle descrizioni delle vittime, che grazie ai campioni biologici repertati nei luoghi delle aggressioni.