
Nuovo rinvio per il processo sui presunti illeciti nel mondo dell’accoglienza migranti e delle cooperative. L’udienza di ieri doveva essere...
Nuovo rinvio per il processo sui presunti illeciti nel mondo dell’accoglienza migranti e delle cooperative. L’udienza di ieri doveva essere dedicata alla riunione dei due diversi filoni di indagine approdati a processo, ma si è registrato un altro stop. Il giudice Marco Peraro, davanti al quale avrebbero dovuto riunificarsi i due tronconi, si è infatti dichiarato incompatibile perché aveva celebrato l’udienza predibattimentale per la parte più recente dell’inchiesta. Da qui la decisione di affidare il fascicolo al presidente di sezione, il quale riassegnerà il caso a un nuovo giudice.
Da quel momento, il processo potrà ripartire dal punto in cui era rimasto, non appena verrà fissata una nuova udienza. Per quanto riguarda il primo filone, invece, il caso rimane davanti al giudice Peraro e si tornerà in aula il 3 giugno per calendarizzare i lavori. Al centro dei due filoni di indagine c’erano una serie di presunte irregolarità nell’ambito dell’accoglienza dei migranti. Sotto inchiesta sono finiti i vertici di due cooperative. I processi in corso sono il risultato di una maxi inchiesta della guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Andrea Maggioni, che aveva visto finire nel mirino praticamente tutta la galassia dell’accoglienza migranti del territorio. Sotto la lente, i conti e le rendicontazioni delle varie società e l’utilizzo dei soldi pubblici stanziati per l’accoglienza di ogni singolo migrante. L’inchiesta si concluse con una raffica di archiviazioni, salvo alcune posizioni.
A finire a processo sono rimasti, come anticipato, soltanto i vertici di due società, una ferrarese e l’altra veneta. I due filoni stanno procedendo paralleli e l’idea era quella di riunirli, essendo per molti aspetti affini. Operazione che doveva essere conclusa ieri, ma così non è stato a causa dell’impedimento del giudice Peraro.
re. fe.