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LAURA GUERRA
Cronaca

Accorsi guida la mobilitazione "Ospedale, battaglia senza colori"

Il sindaco di Cento incassa l’appoggio dei colleghi: "Dobbiamo essere uniti, la salute un diritto di tutti"

Accorsi guida la mobilitazione  "Ospedale, battaglia senza colori"
Accorsi guida la mobilitazione "Ospedale, battaglia senza colori"

di Laura Guerra

"Uniti per il pronto soccorso", questo lo slogan della manifestazione per difendere il Pronto soccorso che ha portato a Cento centinaia di cittadini. Il presidio, organizzato dal sindaco Edoardo Accorsi, rappresenta solo la prima tappa della mobilitazione. Il primo cittadino ha ribadito che non arretrerà dalla richiesta di mantenere il pronto soccorso nell’ospedale di Cento. "Sono qui senza fascia tricolore – le sue parole – perché voglio essere coerente con quanto io stesso ho chiesto, cioè essere qui come cittadini senza vessilli o simboli. Dobbiamo essere uniti per il nostro pronto soccorso". Toni pacati ma fermi, chiaro il messaggio. "La nostra presenza e le nostre parole non sono un arma da utilizzare per attaccare ma testimonianza di unità, difesa, di presa in carico del nostro pronto soccorso da parte dell’intera città – ha proseguito il primo cittadino –. All’anno conta, sono dati del 2022, 21.475 accessi, per un numero massimo di 99 accessi al giorno. Dall’analisi risulta che il 3% entrano in codice rosso, il 13,4% arancione, più del 47% verdi. A livello nazionale c’è carenza di medici e si dice che nel 2025 vi saranno 4180 professionisti dell’emergenza urgenza in meno".

In mattinata l’assessore alle politiche sanitarie della Regione Raffaele Donini ha spiegato ai sindaci la strategia a cominciare dalle regioni e dall’Emilia Romagna. Obiettivo, impiegare tutti i medici a disposizione nelle nuove strutture Centri Assistenza Urgenza che dovranno nascere per liberare i Pronto soccorso dai casi lievi. "Come sindaco ho la responsabilità per tutti voi di vigilare se questo progetto di riforma è un progetto che mira a garantire ciò che c’è, deve essere una riforma migliorativa – ha sottolineato il sindaco –. La mia è una posizione non contro, ma pronta a collaborare all’interno di questo perimetro. Un sindaco che vuole per la propria comunità continuare a valorizzare il pronto soccorso e che si impegna per farlo funzionare sempre meglio, perché possa rispondere alle esigenze di salute dei cittadini. Alla conferenza socio assistenziale, io e gli altri sindaci abbiamo detto all’assessore Raffaele Donini che non ci facciamo da parte. Siamo pronti ad assumerci la nostra responsabilità di amministratori per risolvere i problemi ma garantendo che i servizi sanitari rimangano. Nei prossimi 20 giorni ci sarà un nuovo confronto con i sindaci per definire questa riforma nella nostra provincia. Ben vangano tutte le iniziative che stanno nascendo per il nostro ospedale, è così che si fa comunità". Presente anche il sindaco di Pieve di Cento. "In difesa della comunità di Cento a cui siamo vicini – ha detto Luca Borsari – l’ospedale di Cento è un punto di riferimento anche per la nostra comunità, volevo esserci. E’ un tema troppo importante per non essere affrontato in modo corale. L’ospedale è troppo importante, le comunità devono essere coinvolte e rassicurate". "Sono qui a testimoniare che nell’ambito del distretto questa riorganizzazione potrebbe mettere in difficoltà la parte dell’emergenza che è svolta oggi qui a Cento – ha aggiunto Piergiorgio Brunello, assessore di Poggio Renatico e rappresentante dei comuni del comitato consultivo misto dell’Ausl distretto Ovest –. Da quello che è stato detto in questo momento non ci sarebbero rischi per Cento ma in un futuro potrebbe venire a crearsi problemi per mantenere alcuni servizi. Vogliamo capire le dinamiche che saranno portate avanti dalla Regione. Anche Poggio Renatico vuole che sopravviva questa realtà sanitaria a vantaggio della popolazione".