Addio a Paolo Siconolfi, il politico con la passione per la Costituzione

Già numero uno della Provincia e docente universitario, ex Dc approdato al Pd, si è spento ieri a 83 anni

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di Alberto Lazzarini

Cordoglio in città, in particolare nel mondo politico e in quello forense, per la scomparsa dell’avvocato Paolo Siconolfi. Avrebbe compiuto 83 anni il prossimo novembre. Numerosi sono gli incarichi pubblici che ha ricoperto a cominciare da quelli di consigliere regionale e di presidente dell’Amministrazione provinciale. Originario di un piccolo centro montano dell’Avellinese, Guardia Lombardi, aveva raggiunto la nostra città a meno di vent’anni per iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza e per poi laurearsi. Da Ferrara non si mosse più avendo anzitutto trovato gli affetti; sposò infatti Giovanna Di Biasi, indimenticata insegnante di inglese al liceo Ariosto, da cui ebbe due figli Annalisa, avvocato, e Rino. Nel contempo contrasse un’ulteriore autentica passione, quella per la politica che iniziò a praticare fin dai tempi dell’università partecipando e poi guidando le attività della formazione cattolica "Intesa". Fu breve, consequenziale, il passo verso la Dc, partito nel quale entrò diventando uno dei punti di riferimento della corrente fanfaniana poi forlaniana: il gruppo, inizialmente guidato dal presidente della Camera di Commercio Umberto Tosi, comprendeva fra gli altri Alfredo Santini, Giuseppe Toscano e Oscar Bonora. Per due volte (dal 1978 al 1995) fu eletto in Consiglio regionale, dove si distinse per la sua partecipazione attiva, sempre puntuale e forte di una indiscussa competenza maturata nello studio costante e, anche, in tanti anni di insegnamento universitario.

In questa veste, infatti, è stato docente di diritto costituzionale per trent’anni nel nostro ateneo e docente di diritto regionale a Genova dal 1978 al 2005. Ancora dal punto di vista politico-amministrativo, ricoprì per una consiliatura, nella seconda parte degli anni ’90, la carica di presidente della Provincia. Erano, quelli, gli anni del passaggio fra la prima e la seconda Repubblica e Siconolfi aderì al Partito Popolare dopo la sua trasformazione dalla Dc. Negli anni successivi abbracciò l’opzione progressista aderendo prima alla Margherita e infine al Pd. Ha anche fatto parte del Corecom, del Cda di Unife, di alcuni istituti bancari ed è stato consigliere comunale a Cento dove ha sempre contato molti amici.

L’ex sindaco Tiziano Tagliani ricorda il grande impegno di Siconolfi anche nel periodo successivo ai suoi incarichi più importanti, quando "continuò regolarmente a partecipare alle riunioni del Pd e a parlare in particolare con i giovani che gli sono riconoscenti". Da sindaco, dice ancora Tagliani, "ne apprezzai le grandi capacità nelle vesti di presidente del Comitato provinciale "Ferrara per la Costituzione"; anche in questo caso si rivelò impegnatissimo per i giovani e nel diffondere i valori autentici". Giuseppe Toscano, per tanti anni suo amico e collega di partito nella Dc e nella corrente fanfaniana, lo ricorda per la "grande preparazione; era intelligente, attivo e sempre presente. Insomma, "andava come un treno", non dormiva mai; uno straordinario lavoratore".

Poi tanti aneddoti: discussioni e baruffe ma sempre amici. Era usuale incontrarlo davanti al duomo, la mattina, con l’inseparabile sigaretta fra le labbra, mentre passeggiava dopo il lavoro nel vicino studio. I funerali si svolgeranno dopodomani, venerdì, alle 15 nella centralissima chiesa di Santo Stefano a pochi passi dalla sua abitazione.