Addio a Renzo Zatelli, professore della sanità Giovedì il funerale

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Difficile tradurre a parole l’amore per un padre. "Una persona speciale", si spezza tra le lacrime la voce di Maria Chiara Zatelli, primario di endocrinologia a Cona. Piange un "grande uomo". E’ morto a 87 anni Renzo Zatelli, faro per tanti medici. Lui che partito da Trento, la sua città natale, ha dedicato la vita ai pazienti. Una missione che l’ha portato in America Latina ed in Africa. Parte da lontano la sua storia quando vince una borsa di studio che lo porta a Pavia, al collegio Cairoli dove si laurea in medicina. Muove i primi passi nell’istituto di chirurgia. Ma è la branca dell’anestesia ad attirare il suo interesse. Nel 1969 apre nell’ospedale di Rovigo il reparto di anestesia e rianimazione. Resta a Rovigo fino al 1977, quando si sposta a Ferrara. Zatelli diventa primario di anestesia e rianimazione al ’vecchio’ Sant’Anna. Esercitava la libera docenza, nella scuola di specialità di anestesia e rianimazione e in quella di chirurgia vascolare. "Tante colleghe – racconta la figlia – mi chiamano in queste ore, in un periodo nel quale non era così facile accettare la presenza di donne in questa professione lui sapeva riconoscere loro il valore". Come volontario andò nel Benin per fare le vaccinazioni ai bimbi, in Mozambico con a fianco la sua Vittorina, la moglie. I funerali giovedì, alle 14,30, nella chiesa Beato Tavelli, in via Comacchio.