Addio ad Arturo Zamorani. Agronomo e accademico, ispirò ‘L’airone’ di Bassani

È morto ieri mattina a Padova, dove viveva con la moglie. Aveva 91 anni. Preside della Scuola di agraria. Fu inviato dal governo in missione a Mogadiscio.

Addio ad Arturo Zamorani. Agronomo e accademico, ispirò ‘L’airone’ di Bassani

Addio ad Arturo Zamorani. Agronomo e accademico, ispirò ‘L’airone’ di Bassani

È morto a 91 anni Arturo Zamorani, originario di Codigoro ed ex preside della Scuola di agraria di Padova fino al 1994. È precipitato dalla finestra della sua abitazione padovana ieri mattina attorno alle 11. Ad accorgersene è stata una passante, che ha chiamato immediatamente i soccorsi. Inutili i soccorsi dei sanitari, arrivati rapidamente sul posto. Zamorani viveva insieme alla moglie, Giuliana Galassi. "Abbiamo passato una vita assieme, sono stati 56 anni bellissimi – racconta addolorata –. Mio marito era benvoluto da tutti, gentile e disponibile. La sua mente brillante lo ha portato a un percorso lavorativo d’eccellenza e la sua bontà gli ha permesso di stringere legami autentici con amici, colleghi e allievi. Stava male da tempo, anche se ultimamente non aveva particolari problemi fisici".

Zamorani – che lascia due figli e tre nipoti – era nato a Codigoro il 20 giugno del 1932. Dopo la laurea nel 1957 in Scienze Agrarie con il massimo dei voti all’Università di Padova, ha iniziato la sua carriera accademica. Le scienze agrarie, da lì in poi, avrebbero determinato la sua vita professionale e personale. Dopo essere stato assistente universitario alla facoltà di agraria di Padova e alla facoltà di chimica industriale a Bologna, dal 1971 al 1976 ha retto la direzione dell’Istituto di Industrie di Catania. Dal 1975, quindi, inizia la carriera come professore, prima straordinario, poi ordinario, alla facoltà di Agraria di Padova. Dopo essere diventato preside della Scuola di Agraria (l’attuale Agripolis), nel 1995 va in pensionamento volontario per fare l’agricoltore, ma rimane in contatto con l’ambiente accademico. Ricordando Zamorani non si può non citare la missione per conto del ministero degli Esteri, nel 1985, quando trascorre un semestre universitario a Mogadiscio. Era accademico all’Accademia Galileiana di Scienze, lettere e arti di Padova, dei Georgofili di Firenze e della delegazione di Ferrara dell’Accademia Italiana della cucina.

Lo era anche dell’Accademia della vite e del Vino e nel 1992 ha istituito a Conegliano Veneto una scuola di enologia e viticoltura, creando il primo diploma per enologi italiani riconosciuto a livello europeo. Zamorani, grazie al suo amore per l’ambiente, è diventato anche una figura letteraria. È infatti ispirato a lui il personaggio di Gavino Aleotti, che nel romanzo ‘L’airone’ di Giorgio Bassani (vincitore del Premio Campiello nel 1969) dà assistenza "ai cacciatori fra novembre e febbraio".