MARIO BOVENZI
Cronaca

"Addio Berco, il mio futuro è nelle biciclette"

Operaio lascia l’impresa che ha attraversato un periodo di forte crisi. Ed apre officina per ripararle: "La mia passione da sempre"

Operaio lascia l’impresa che ha attraversato un periodo di forte crisi. Ed apre officina per ripararle: "La mia passione da sempre"

Operaio lascia l’impresa che ha attraversato un periodo di forte crisi. Ed apre officina per ripararle: "La mia passione da sempre"

L’ha fatto forse per la sua bambina, si chiama Vittoria, ha due anni. O forse perché era stanco di quell’incertezza che era diventata pane quotidiano, le crisi dell’azienda Berco ormai a ciclo continuo. Appena un po’ di pace, di nuovo nuvole scure all’orizzonte. O forse, c’è anche questo, ha fatto questa scelta spinto dalla grande passione per la bicicletta, che nella pianura padana è impressa nella carta d’identità, ragazze in sella, il vento dispettoso.

Comunque, Marcello Boscolo, 48 anni, 28 di lavoro alla Berco alle spalle ha detto basta. Ha lasciato. Ha accettato la buonuscita già il 16 gennaio – se ne sono andati insieme a lui anche altri operai ormai allo stremo, cortei e scioperi all’ordine del giorno – e ha deciso di investire tempo, energie e competenze in un progetto tutto suo, mettendo a frutto una passione che coltiva da sempre, quella per le biciclette. "Non è stato facile lasciare l’azienda dove ho trascorso la mia vita, fare questo salto. Ma ci credo, voglio crederci", dice Marcello, al suo fianco Ilaria Mazzoni che l’ama, lo sostiene, la tenerezza d’un abbraccio. "Per fortuna – aggiunge – lei fa un altro lavoro, ha un impiego sicuro. E’ una dipendente pubblica".

Una nuova avventura, che ha anche una data. Oggi. A Tresigallo, inaugura, alla presenza anche del sindaco, la ’Ciclofficina Metafisica’, nuova attività di riparazione e vendita biciclette. Ciclofficina Metafisica, omaggio alla loro città, a Tresigallo con la sua architettura razionalista e il fascino surreale, quel fascino che ti sorprende negli angoli delle strade e delle piazze. Il taglio del nastro, una festa. Anche se in realtà Marcello il negozio l’ha aperto già da qualche giorno. "Come sta andando? Bene, la gente entra, è incuriosita, mi stanno già portando i loro mezzi". E’ fiducioso, lo sono entrambi. Interviene Ilaria, racconta questa nuova impresa. "E’ una piccola iniziativa – dice – ma per noi rappresenta un grande passo. La ciclofficina nasce con l’intento di offrire un servizio utile alla comunità, rispondendo a una necessità concreta del territorio, ma anche con il desiderio di garantire qualcosa di più alla nostra famiglia, in un momento di grande cambiamento".

Poi torna con il pensiero al paese, a quel fascino surreale. "Abbiamo voluto che il nome dell’attività raccontasse questo legame con il territorio". Per ora l’officina si occuperà di riparazioni e vendita bici, ma è già in programma un servizio di noleggio. Una piccola grande storia di cambiamento e resilienza. "Una storia di coraggio – conclude – che magari potrà dare coraggio a chi si trova nella stessa situazione in cui era il mio compagno". Oggi il taglio del nastro, ci si trova in ciclofficina. Ci sarà anche la piccola Vittoria, il suo sorriso.