MARIO BOVENZI
Cronaca

Addio campetto, nasce la scuola. Sos dei ’ragazzi’ di Borgo Punta: "Ridateci un’area per giocare"

Il fazzoletto verde recintato per fare posto al cantiere del Pnrr della media Manzoni. Il veterano del comitato: "Chiediamo uno spazio". Domani un sopralluogo del Comune.

Giulio Carpanelli davanti al cantiere, dietro. resistono ancora le porte di calcio

Giulio Carpanelli davanti al cantiere, dietro. resistono ancora le porte di calcio

Quel campetto di quartiere dove tirare quattro calci aveva resistito anche ai vandali. "Alcuni anni fa i teppisti avevano distrutto le porte, lanciammo un appello. La gente si fece avanti, costruimmo così le nuove porte", racconta Giulio Carpanelli, presidente del comitato ’I ragazzi di Borgo Punta’, una storia fatta di dribbling, calci d’angolo, corse palla al piede a perdifiato in via don Giuseppe Zanardi, qualcuno con i capelli bianchi, stremato al suolo dopo il gol, un miracolo anche per quei fedelissimi oltre la riga bianca di gesso. Tra leggenda e realtà, negli anni ‘70 un rettangolo dove crebbero piccoli campioni. Qualcuno indossò poi la maglia della Spal. Il campetto, si vedono ancora le porte dietro la recinzione verde, è adesso uno sterrato, un cantiere aperto di gru e cemento. E’ il nuovo che avanza nel nome del Pnrr, in quello spazio sorgerà la nuova scuola media Manzoni. Aule e bambini, spazi moderni, gioia all’intervallo da una lezione e l’altra. Una volta tra i due tempi, a fischiare un arbitro non la campanella. "Il campo da calcio non è stato, ahimè, più ripristinato – riprende Carpanelli –. Il nostro appello, l’appello di un quartiere, dei suoi ragazzi è uno solo. Vorremmo un altro spazio verde, dove poterci trovare ancora. Quattro calci al pallone, una festa per giovani e meno giovani. Eravamo un bel gruppo che, nell’avanzare del cantiere, si è un po’ perso nelle strade della vita". Un campetto c’è, si trova a Quacchio. "Ma Quacchio non è dietro l’angolo, servirebbe un rettangolo verde in questa zona". Un nuovo campetto, per tenere vivi ricordi, il profumo della nostalgia nell’erba umida sotto i tacchetti, nel vapore di uno spogliatoio. Il Comune segue da vicino la vicenda, già domani ci sarà un sopralluogo. Si stanno muovendo due assessorati. Francesco Carità, che ha la delega allo sport, e Francesca Savini, assessore che si occupa proprio dei progetti legati ai finanziamenti del Pnrr. "Per noi questi spazi dove ci si ritrova all’insegna dello sport sono fondamentali, diventano un momento di socializzazione. Ruota attorno ad un fazzoletto verde la vita del quartiere. Stiamo individuando un’area per riuscire a creare una nuova struttura sportiva", annuncia Francesco Carità. L’altro giorno Francesca Savini, con alcuni tecnici, stava facendo alcuni sopralluoghi nei cantieri aperti in città. Domani ci sarà anche lei. "Stiamo realizzando un progetto dal quale nascerà una scuola moderna, a misura di bambino, di alunno. La Manzoni rinascerà. Per noi la scuola è importante, così come importante è un luogo dove praticare sport, giocare a calcio. Lunedì saremo in via Don Giuseppe Zanardi per individuare uno spazio idoneo, valuteremo quale sarà il luogo più adatto per un nuovo campetto, spazio vitale per il quartiere". Carpanelli e i ragazzi di Borgo Punta incrociano le dita, le scarpe con i tacchetti riposano dietro un armadio, i pantaloncini e la tuta piegati in un cassetto. "Ci crediamo, ci crede il quartiere", afferma. Il fischio d’inizio, il pallone che gonfia la rete, l’esultanza di un gol nel pomeriggio lento, fino alle finestre della scuola. Gli alunni, la penna in mano, che sognano un futuro da numero uno. Non certo nella Spal, ma tra le porte a Borgo Punta.