Adozioni gay Ferrara, il sindaco registra le gemelline di due mamme

Il primo caso senza l’ok del giudice

Una coppia gay di due donne

Una coppia gay di due donne

Ferrara, 15 gennaio 2019 - Due donne diventano mamme di una coppia di gemelle anche per lo Stato italiano e senza il pronunciamento di un tribunale. Succede a Ferrara ed è il primo caso nazionale di una trascrizione all’anagrafe dell’adozione da parte di una coppia di madri di due gemelle minorenni senza che ci sia una sentenza. La trascrizione l’ha concessa diverse settimane fa il sindaco Tiziano Tagliani a due donne, una delle quali ferrarese. Con questo passaggio, anche per la legge italiana, sono per diritto i genitori delle bimbe. La coppia, dopo un matrimonio avvenuto anni fa in Spagna, prima che in Italia arrivasse la legge sulle unioni civili, al termine di un percorso di fecondazione assistita con l’eterologa, ha concepito nel paese iberico le due gemelle nate a Ferrara. Per la legge spagnola l’adozione delle gemelle è un passaggio legale automatico, mentre in Italia, fino al caso ferrarese, era legale solo dopo il parere di un tribunale. «Sulla base del diritto internazionale e secondo quanto detto dalla Cassazione – spiega il sindaco – ho provveduto alla trascrizione. Faccio presente però che questo non è il primo caso».

La notizia della trascrizione dell’adozione di una coppia omosessuale all’anagrafe locale, senza passare dal tribunale, l’ha resa nota il legale delle famiglie arcobaleno italiane, l’avvocato Michele Giarratano. La procedura è stata possibile grazie a una sentenza della Cassazione che nel 2016 ha riconosciuto la doppia genitorialità spagnola di un figlio di due madri, oltre alla pronuncia della Corte di Appello di Bologna del 12 settembre su un caso analogo. La trascrizione all’anagrafe ferrarese dell’adozione delle due donne senza il pronunciamento di un tribunale, segue quella di una coppia di uomini che alcuni mesi fa hanno chiesto, sempre al Comune estense, l’adozione dei loro figli con certificato americano e canadese.

«In questo Paese ci sono sindaci in grado di rispondere alle esigenze dei loro cittadini riconoscendo, senza condizionamenti ideologici, le nostre famiglie nel rispetto delle leggi italiane – commenta il legale dell’associazione delle famiglie omosessuali –: speriamo che a questa decisione ne seguano altre». «Una trascrizione che è segno di civiltà e fa di Ferrara una città al passo con il resto del mondo» aggiunge la nuova presidente dell’associazione Lgbt di Ferrara, Eva Croce.