Affaire Digos, Ferraresi a Paoloni "Non spetta a lei rispondere"

La consigliera ricorda che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione al sindaco Alan Fabbri

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FERRARA

Non si placa la polemica sulla presenza di alcuni agenti della Digos ad alcune udienze che riguardavano il vicesindaco Nicola Lodi. A prendere la parola ancora la consigliera comunale del gruppo Misto, Anna Ferraresi (foto), per replicare al segretario generale del Sap, paoloni. "Caro signor Paoloni non mi stupisce la sua presa di posizione pubblica in difesa del vicesindaco Nicola Lodi. La Digos, infatti, come ufficio della Questura di Ferrara per il quale nutro massimo rispetto, non ha certo necessità di essere difesa – sottolinea Ferraresi – Io ho fatto due interrogazioni regolarmente protocollate per le quali il sindaco e non lei, sarà prima o poi, chiamato a rispondere. Questa è l’unica sede deputata alla trattazione della questione. Non è la prima volta che lei, utilizzando la sua carica sindacale, si intromette nell’attività del consiglio comunale su questioni che mi riguardano. Sembra quasi che abbia tanta voglia di farne parte a sostegno, ovviamente, del signor Nicola Lodi".

Ferraresi entra poi più nello specifico: "Non ne ha mai fatto certo mistero - aggiunge Ferraresi - Già il 10 febbraio Lodi scriveva sui social: ’Matteo Salvini un grande, uno vero, uno che fa di tutto per aiutare il grande Gianni Tonelli! Ferrara è unita a te’. Ecco, di questa unione’civile’ fa parte anche lei signor Paoloni? Perchè io la vedo ritratta con espressione sorridente, fiera e compiaciuta per la condivisione di quei bei momenti di campagna elettorale. O passava di lì per caso nella sua qualità di esponente del Sap? Ma siccome sono tantissime le foto che la ritraggono solidale e compartecipe di eventi politico-elettorali della Lega di Ferrara e non solo, in compagnia dell’attuale vicesindaco, mi chiedo allora oggi chi strumentalizzi cosa? – conclude Ferraresi – Se lei, viceversa, è in possesso di migliori informazioni a ’tutela’ dei suoi assistiti e ne conosce specificamente l’identità vada in Procura e ci vedremo lì. Comunque la ringrazio per il contributo di verità che oggi ha offerto a tutta la città".

re.fe.