Nel processo sui presunti affidi illeciti di bambini a Reggio Emilia (il cosiddetto ‘caso Bibbiano’, 17 imputati) è stata sentita ieri come testimone la ferrarese Elena Buccoliero, direttrice dal 2014 al 2021 della Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati e in passato anche giudice onoraria del tribunale dei minori. Sociologa, oggi è dipendente part time del Comune di Ferrara e si occupa di formazione e ricerca per vari enti. Fu indagata per frode in processo penale e depistaggio, in riferimento a quando fu sentita a sommarie informazioni testimoniali dai carabinieri, nel dicembre 2018, sui rapporti con gli operatori dei servizi sociali della Val d’Enza. Il procedimento, è emerso ieri, nel gennaio 2022 è stato archiviato dal tribunale di Ancona, competente per i reati contestati ai magistrati del nostro distretto giudiziario.
Nel processo, la procura contesta a Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali di Bibbiano, due tentativi di truffa ai danni della Fondazione sugli importi della psicoterapia per due minori, procurando un ingiusto vantaggio agli psicologi della onlus ‘Hansel e Gretel’. Buccoliero ha detto che furono undici le richieste di fondi dalla Val d’Enza, e 150 da tutta la regione: "Spesso i territori non conoscevano la Fondazione, ma poi approfondivano e domandavano aiuto". Il pm le ha mostrato i messaggi tra lei, Anghinolfi, l’assistente sociale Francesco Monopoli e lo psicologo di Torino Claudio Foti, fondatore della onlus Hansel e e Gretel (imputato nel rito abbreviato, assolto in Appello). In una chat Buccoliero interloquì con Monopoli su un processo, che lei seguì, in cui una madre fu poi condannata per aver fatto prostituire la figlia in Val d’Enza. Monopoli le scrisse a proposito di un’udienza: "Siamo qui soprattutto grazie a te". Buccoliero spiega: "Il tribunale dei Minori decise che la ragazzina rimanesse in protezione, interrompendo i rapporti con la mamma e chiese l’affido extrafamiliare. Monopoli pensò che il tribunale dei Minori fu di aiuto nel proteggere la giovane".