"Affitti ai fuori sede e bollette salate Serve un accordo per abbassarle"

Gli agenti immobiliari: "Costi folli, famiglie a rischio. Ora un protocollo Comune-Hera per calmierare i prezzi"

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di Federico Di Bisceglie

Il mercato degli affitti in città è in crescita. Anche su questo business però, si abbattono due problemi: il primo è legato alla mancanza di appartamenti da dare in affitto agli universitari ( e non solo). Il secondo è legato ai rincari pesantissimi sulle forniture che rischiano di mettere a repentaglio la permanenza degli studenti fuori sede. Gli agenti immobiliari sono subissati di richieste ma, come conferma Silvia Marzocchi dell’agenzia Immobiliare 21 (via Garibaldi) "l’offerta è decisamente inferiore alla richiesta". Dall’apertura dei numeri chiusi a Unife, in particolare per la facoltà di Biotecnologie, "le richieste di affitti sono aumentate in maniera esponenziale: ci chiamano da tutta Italia, ma non siamo in grado di soddisfare la clientela". Sul versante dei consumi, l’agenzia 21 ha adottato un sistema interessante. "A tutti gli studenti a cui abbiamo affittato gli appartamenti – spiega Marzocchi– abbiamo consegnato un vademecum con alcuni consigli utili per risparmiare nell’ambito dell’economia domestica". Per tentare di superare il problema dei rincari e trattenere gli studenti in città, scongiurando il rischio che le famiglie desistano dal farli studiare fuori sede, arriva una proposta da parte di Roberto Marzola, titolare dell’agenzia Progetto Casa e agente immobiliare di lungo corso. "Per le famiglie – spiega Marzola – si stimano rincari sulle forniture energetiche che arriveranno a lambire il 300%. è chiaro che questo inciderà sulla possibilità che queste ultime avranno di mantenere i figli a studiare in un’altra città. Per cui, sarebbe auspicabile che Comune, Hera e Unife stipulassero una convenzione finalizzata a calmierare il prezzo delle forniture per i servizi erogati negli appartamenti affittati a studenti". Senza contare che, essendo tutti gli studenti residenti altrove, "sono costretti a sostenere anche il canone per la seconda casa". In questo contesto, va detto comunque che i prezzi degli affitti non hanno subito aumenti insostenibili. Per un monolocale si va da un range di prezzo compreso tra i 380 e i 450 euro. Per due stanze la tariffa si attesta attorno a cinquecento euro. La maggiore richiesta è per il centro storico oppure nelle vicinanze dell’ospedale di Cona. "Stipulare una convenzione che possa calmierare i prezzi delle forniture agli studenti sarebbe un passo avanti importante – ammette Massimo Vitali, titolare dell’agenzia Domus –. Anche perché per molti appartamenti legati alla geotermia, grazie alla quale si pensava di risparmiare, le spese sono invece triplicate". L’ideale, dice con una punta di amaro in bocca Vitali, "sarebbe che questo tetto al prezzo fosse esteso anche alle famiglie", tuttavia è "giusto cercare di agevolare il più possibile gli studenti". Anche Vitali, al pari di Marzocchi e Marzola conferma un trend in crescita sugli affitti: "Stanno andando a ruba. E, spesso, al di là degli studenti, non riusciamo ad accontentare una fetta significativa del mercato affittuario extra studenti".

L’elemento che comunque ha riacceso il mercato è stato il ritorno in presenza delle lezioni a Unife. Tanto che, come conferma l’agente Alberto Cocchi: "Il ’pacchetto’ di appartamenti che affitto ogni anno ai ragazzi, l’ho terminato molto prima rispetto al solito". Sui rincari, Cocchi è molto chiaro: "Da parte dei genitori dei fuori sede, quest’anno ho notato molta più attenzione alle spese di gestione della casa e alle forniture. Per cui, ben venga una convenzione per calmierare i prezzi ai ragazzi".