Agente aggredito e minacciato "Secondo caso in pochi giorni"

Un’altra aggressione in carcere ai danni di un agente. L’ennesima, consumatasi tra le mura dell’Arginone, che evidenzia come la situazione del penitenziario cittadino sia sempre più delicata. A denunciare l’ultimo episodio, avvenuto due giorni fa, è Antonio Fellone, segretario generale aggiunto del Sinappe (il sindacato nazionale autonomo della polizia penitenziaria). Secondo quanto riportato dallo stesso Fellone, infatti, martedì pomeriggio un detenuto di origine magrebina avrebbe prima spintonato un agente, quindi lo avrebbe colpito più volte alla faccia, arrivando persino a minacciare di sfigurargli il volto con una lama rudimentale. Il poliziotto, ‘reo’ semplicemente di aver invitato il carcerato a rientrare nella propria cella al termine dell’ora di socialità, è comunque riuscito a mantenere la freddezza necessaria per evitare il peggio, facendo poi desistere l’aggressore dal proseguire con la violenza. Accompagnato in ospedale per le cure del caso, l’operatore ha riportato una prognosi di undici giorni.

"È il secondo episodio in pochi giorni – tuona il sindacalista del Sinappe – e la situazione è ormai fuori controllo. Quotidianamente siamo costretti a fare la conta dei danni e dei feriti, consapevoli di essere di fronte alla più grave crisi del sistema penitenziario: nell’ultima vicenda, sarebbe bastato predisporre un congruo numero di poliziotti per garantire la chiusura della socialità in totale sicurezza. Chiediamo un intervento urgente degli organi competenti, prima che il tutto diventi irreparabile".

Matteo Langone