Aggressione a Ferrara, picchiati dal branco dopo la lite a scuola

"In quindici contro due": le vittime sono fratelli. Il gruppo li avrebbe aspettati ai giardini dopo le lezioni. "È stato un pestaggio. Non lasceremo correre"

Sulla vicenda indagano i carabinieri (foto d’archivio Businesspress)

Sulla vicenda indagano i carabinieri (foto d’archivio Businesspress)

Ferrara, 25 novembre 2021 - Prima il battibecco in classe e poi l’avvertimento: "Ci vediamo fuori". Una promessa che – stando alla denuncia delle vittime – sarebbe stata mantenuta poco dopo, all’ingresso di un giardinetto non lontano dalla scuola. Nel mirino del branco sono finiti due fratelli, uno minorenne e l’altro appena maggiorenne. Secondo la loro ricostruzione dei fatti (attualmente al vaglio dei carabinieri), sarebbero stati aggrediti a calci e pugni da "circa quindici persone".

Una sorta di spedizione punitiva che si è conclusa con un passaggio al pronto soccorso per entrambi i malcapitati. Ognuno di loro ne è uscito con una prognosi di una settimana per traumi e contusioni al volto. "Sono stati colti di sorpresa di fronte ai giardini pubblici – è lo sfogo del padre dei ragazzi, che li ha accompagnati in caserma per formalizzare la denuncia –. Un pestaggio del genere non può essere lasciato correre. Dobbiamo essere determinati, perché oggi è toccato ai miei figli, ma domani può toccare a qualcun altro".

Per capire meglio i contorni dell’accaduto bisogna fare un passo indietro fino al 15 novembre, giorno in cui si sarebbe verificato il pestaggio. La prima ricostruzione dei fatti – ora oggetto delle indagini dell’Arma – è basata sulla versione fornita dalle vittime nella loro querela. Tutto comincia in una normale giornata di scuola. I due fratelli frequentano la stessa classe di un istituto superiore di un Comune della provincia. Nel corso della lezione, mentre uno dei due è alla lavagna, nasce una discussione con un compagno di classe.

Un bisticcio sciocco che genera però conseguenze tutt’altro che banali. All’inizio si cerca di ricucire, prima parlando direttamente con l’altro litigante e poi con gli insegnanti. Sembra tutto finito lì. Ma la resa dei conti, raccontano le vittime, è solo rimandate all’orario extrascolastico. Suona la campanella e i fratelli escono. La loro intenzione è di filare dritti a casa per evitare guai. Ma non fanno in tempo ad arrivarci. All’ingresso dei giardini vengono "letteralmente accerchiati e aggrediti da circa quindici persone".

Volano calci e pugni e i due ragazzini vengono rapidamente soverchiati dal gruppo. Il maggiore va subito al pronto soccorso mentre il più giovane torna a casa e avvisa la madre dell’accaduto. Subito dopo va anche lui all’ospedale per farsi visitare. Il passaggio successivo è in caserma a denunciare il tutto ai carabinieri. Ora, sul racconto dei due fratelli sono in corso tutti gli accertamenti del caso, volti prima di tutto a verificare la dinamica dei fatti e poi a identificare i responsabili dell’aggressione.

Alcuni nomi sarebbero già stati indicati dalle vittime, in quanto li conoscevano. Sugli altri, invece, sono in corso le indagini. Parallelamente, si starebbe già muovendo anche la scuola per prendere provvedimenti a seguito dell’accaduto.